Prosegue il piano di ritorno ad Anas di migliaia di chilometri di strade fi no ad oggi gestite dalle amministrazioni locali. Dopo una prima tranche, avviata a fine 2018, in questa seconda sono interessati 3mila km di rete viabile, con 1.300 ponti (da inserire subito, in un programma di monitoraggi e ispezioni).
Già prima del passaggio di gestione, Anas ha effettuato una verifica infrastrutturale al fine di accertare eventuali criticità e di programmare interventi di manutenzione e messa in sicurezza. “Il Piano Rientro Strade ad Anas – ha dichiarato l’Ad Massimo Simonini – ha diversi obiettivi, nell’ottica di migliorare la qualità del servizio complessivo offerto agli utenti. Aumenta l’efficienza della gestione dell’intera rete, con interventi di manutenzione programmata più omogenei”. A fi ne 2018, nella fase 1 di questo piano, sono rientrati nella gestione di Anas 3.513 km di strade ex statali, regionali e provinciali, con 1.619 ponti e viadotti e 123 gallerie. In quell’occasione è stato interessato anche il Lazio. Molte tratte hanno richiesto interventi urgenti di messa in sicurezza e riqualifi cazione, nel complesso Anas ha speso 360 milioni di euro per lavori ultimati o in corso d’opera. In particolare, sono stati oggetto di nuova pavimentazione oltre 18 milioni di metri quadrati di strade.
(foto Anas)
Articolo pubblicato su Trasporti & Mobilità dell'8 aprile 2021.