segui @romamobilita su telegram segui @romamobilita su twitter segui RomaMobilita su Facebook Romamobilita su Instagram segui Roma Mobilità su Linkedin segui Roma Mobilità su YouTube

Progetti europei

Tra le attività di Roma Servizi per la Mobilità rientra la ricerca di finanziamenti e partnerships (nazionali ed internazionali) per lo sviluppo di progetti innovativi nel settore mobilità e ambiente, con particolare riferimento alle politiche di mobilità sostenibile e alla telematica a servizio dei trasporti.

La partecipazione ai bandi della Commissione Europea permette sia di ottenere i fondi necessari per la ricerca e l’innovazione ,sia di  far parte di network internazionali di settore sia di rappresentare Roma Servizi per la Mobilità a conferenze internazionali. Questo permette di dare visibilità alle iniziative anche di Roma Capitale sui progetti di mobilità e di ampliare le opportunità di collaborazioni con partner italiani e stranieri.

Progetti in corso

Bicycle heroes
C-Roads
C-Roads
RideSafeUM
ULaaDS
User-Chi
UPPER project

Progetti conclusi

Il Progetto CEF “Rome urban node” è uno studio progettuale promosso da ANAS e Roma Servizi per la Mobilità con il supporto istituzionale di Roma Capitale e co-finanziato dalla Agenzia INEA della Commissione Europea, iniziato a ottobre 2017. La proposta progettuale mira a decongestionare il quadrante maggiormente congestionato dell’intero nodo urbano di Roma: quello sud.

La strategia sviluppata mira all’adozione sinergica di azioni sia sul sistema di trasporto pubblico di penetrazione sia su quello stradale di distribuzione radiale, con l’obiettivo di favorire la penetrazione a Roma attraverso l’utilizzo del mezzo pubblico, favorendo in questo modo l’intermodalità (da mezzo privato a mezzo collettivo).

L’azione sviluppata mirerà a dimostrare i benefici anche in termini di riduzione di emissioni inquinanti atmosferiche ed acustiche. Parallelamente saranno progettati interventi sulla più importante arteria di distribuzione dei traffici veicolari (GRA) con l’intento di separare i flussi di breve da quelli di lunga media-lunga percorrenza.

MyCorridor è un progetto triennale - finanziato dal programma Horizon 2020 dell'UE - il cui obiettivo generale è quello di effettuare spostamenti sostenibili nelle aree urbane, interurbane e transfrontaliere utilizzando tutte le possibilità di mobilità offerta grazie ad un unico “portafoglio".

Il progetto esamina i servizi di connessione di vari fornitori di servizi e offre al viaggiatore alternative per sostituire il proprio viaggio in auto con veicoli condivisi combinati e soluzioni di trasporto multimodali. Il progetto fa parte del concetto di "Mobility as a Service" (MaaS) che pone gli utenti al centro dei servizi di trasporto, offrendo loro soluzioni di mobilità su misura in base alle loro esigenze individuali.

Partner coinvolti: AMCO, CERTH, CHAPS, HaCon, IRU Projects, MAPTM, Osborne Clarke, RSM, SRFG, SWARCO Hellas, SWARCO Mizar, TomTom, TTS Italia, UNEW, UPAT, VivaWallet, WINGS

Partner coinvolti

  • Athens – Loutraki – Korinthos (Greece): local, rural and cross-urban corridor
  • Rafina Port – Aegean Islands (Greece): local, interurban corridor
  • Thessaloniki – Rome (Greece – Italy): interurban and cross-border corridor
  • Ostia – Rome (Italy): local, cross-urban corridor
  • Rome (Italy): local, cross-urban corridor
  • Italy – Austria: cross-border corridor

LTIDE progetto europeo'obiettivo del progetto TIDE è quello di massimizzare la diffusione e l'adozione di 15 azioni innovative sul trasporto urbano e la mobilità urbana in Europa e dare un contributo tangibile per rendere tali azioni mainstream.
Le 15 azioni supervisionate da TIDE si concentrano in cinque gruppi tematici:

  • modelli di finanziamento e misure di tariffazione
  • trasporto non motorizzato
  • rete e gestione del traffico per supportare le informazioni ai viaggiatori
  • veicoli elettrici
  • organizzazione del trasporto pubblico

"Piani Urbani di Mobilità Sostenibile" è il tema che si sviluppa orizzontalmente per integrare le attività del cluster.  TIDE è un'azione di coordinamento finanziata dalla DG Ricerca e Innovazione della Commissione Europea, nell'ambito del 7° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo. Il progetto è coordinato dall'associazione POLIS, alla quale l'Agenzia per la Mobilità è affiliata su delega del Dipartimento Mobilità e Trasporti del Comune di Roma. La proposta progettuale dell'Agenzia è stata valutata tra le migliori 10 sulle 60 presentate a livello europeo.

  • suits

    SUITS (Supporting Urban Integrated Transport Systems) è uno dei tre progetti - all'interno del programma CIVITAS SUMPs - che riuniscono oltre 80 attori che lavorano per un obiettivo comune: sostenere le città di tutta Europa nello sviluppo e nell'attuazione di piani di mobilità urbana sostenibile. Il progetto SUITS è un'azione di ricerca e innovazione quadriennale, con l'obiettivo di aumentare il potenziamento delle capacità delle autorità locali e dei soggetti interessati al trasporto e trasferire l'apprendimento in città più piccole, rendendole più efficaci e resilienti al cambiamento nell'attuazione giudiziosa delle misure di trasporto sostenibile.

    All'interno dell'iniziativa UE CIVITAS 2020, incentrata su piani di mobilità urbana sostenibile, il progetto SUITS produrrà e fornirà alle città di piccole e medie dimensioni una serie di strumenti per la pianificazione, il finanziamento e l'attuazione di misure di trasporto sostenibili e sosterrà nove città in sette paesi dell'UE nel rafforzamento della capacità di affrontare in modo efficiente le nuove sfide della mobilità urbana e la promozione di investimenti nel trasporto sostenibile.

  • P.A.S.T.A. projectIl progetto PASTA analizza le misure di trasporto urbano a sostegno della mobilità attiva (a piedi, in bicicletta e in combinazione con l’uso dei mezzi pubblici) e ne valuta gli effetti sull'attività fisica e le condizioni di salute dei cittadini. Il progetto ha avuto una durata di 4 anni (1/11/2013 - 31/10/2017) ed è stato finanziato dal FP7 - Health program (Programma Quadro 7 - Salute). Il consorzio comprende esperti nei settori della salute, attività fisica, pianificazione dei trasporti, sicurezza stradale, qualità dell'aria e reti europee di comunicazione.
    A Roma è stato condotto un ampio studio per la valutazione delle iniziative di mobilità attiva in corso, combinate agli interventi di messa in sicurezza stradale, per una migliore comprensione degli effetti sull’attività fisica, il rischio di infortuni e l’esposizione all’inquinamento dell’aria. Nel WP3, nel quale è capofila, Roma ha individuato un campione di 2.000 persone intenzionate a modificare e monitorare il proprio stile di vita (compilando un questionario), migliorando la loro mobilità attiva per un periodo di tempo da stabilire. I risultati sono a disposizione del progetto per opportune analisi.

  • Novelog projectIl progetto è iniziato il 1° giugno 2015 e si concluderà dopo 36 mesi. L'obiettivo è promuovere la comprensione e condividere le conoscenze sulla distribuzione delle merci in ambito urbano, fornendo una guida per l'attuazione di politiche e misure efficaci e sostenibili. Nel 2015 l'Assemblea Capitolina ha approvato il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), con uno specifico capitolo dedicato alla distribuzione merci sostenibile in ambito urbano il cui obiettivo principale è garantire la distribuzione merci nel centro storico attraverso:

    • controllo elettronico degli accessi alla ZTL merci
    • ampliamento della ZTL merci ai confini dell'anello ferroviario
    • nuovo servizio di prenotazioni per ottimizzare l'uso delle aree di carico e scarico
    • valutazione delle politiche di prezzo e orari (basate sulla tipologia di veicoli e le categorie di prodotti da distribuire)
    • promozione del van sharing
    • aumento della capacità di carico dei veicoli e riduzione dei viaggi senza carico. 

    Roma Servizi per la Mobilità è direttamente coinvolta nella progettazione e sviluppo di un Sistema di Supporto alle Decisioni (DSS) per la pianificazione e il controllo della distribuzione merci in ambito urbano. Ad ottobre 2016 Roma ha ospitato un workshop di progetto.

  • Il progetto PETRA (PErsonal TRansport Advisor) finanziato dall'Unione Europea all'interno del Settimo Programma Quadro, ha come obiettivo lo sviluppo di una piattaforma che connetta aziende di trasporto e viaggiatori per una conoscenza condivisa del trasporto urbano e un’ottimizzazione dell’utilizzo della rete in maniera multimodale e per una corretta pianificazione.

    Tre città (Roma, Venezia e Tel Aviv), attraverso differenti casi studio, implementeranno e valuteranno la piattaforma per poi ospitare tre dimostrazioni di una applicazione per smartphones che utilizzi il sistema Petra.

    L'attività principale dell'Agenzia per la Mobilità è l'analisi dei requisiti (WP2) e la responsabilità per la dimostrazione dell'applicativo di Roma, coinvolgendo gli stakeholder e  mettendo inoltre a disposizione del progetto un gran numero di dati di mobilità (sia storici che in tempo reale) per la valutazione.

  • METPEX è un progetto di ricerca - finanziato nell’ambito del 7° Programma Quadro dell’UE - che ha l’obiettivo di sviluppare e valutare uno strumento standardizzato che misuri l’esperienza del passeggero in tutti i suoi viaggi. METPEX sta per “a MEasurement Tool to determine the quality of Passenger EXperience” (uno strumento di misura che determini la qualità dell’esperienza del passeggero).
    I risultati permetteranno di supportare i policy makers per la fornitura di servizi di trasporto integrati orientati al passeggero e accessibili a tutti i cittadini. Lo sviluppo di uno strumento valido ed inclusivo di misurazione dell’esperienza del passeggero è infatti il primo passo nella creazione di servizi di trasporto pubblico accessibili, integrati, di alta qualità e incentrati sull’utente. In questo modo sarà possibile attrarre e indirizzare utenti verso il trasporto pubblico soddisfacendo, al contempo, i target di sostenibilità.

    Il consorzio METPEX è coordinato dalla Coventry University e riunisce 16 partner europei, appartenenti a 12 paesi. L'approccio integrato alla misurazione dell’intera esperienza di viaggio del passeggero comporta la presa in considerazione di fattori umani, socio economici, culturali, ambientali e geografici, oltre alla valutazione dei costi di “trasporto inaccessibile” per diversi settori della società. La stima della misurazione dell’esperienza del passeggero può essere usata per spostare l’attenzione e l’innovazione verso la qualità del trasporto dal punto di vista dell’utente in questo settore permettendo inoltre di sostenere l'integrazione delle reti di trasporto regionali e facilitare l’armonizzazione della ricerca comportamentale in tutti i paesi dell'UE.

    Roma è una delle 8 città studio in cui saranno testati gli strumenti di misurazione; le città studio sono state scelte per rappresentare diverse tipologie di città europee in termini di dimensioni, ubicazione, popolazione, partecipazione a progetti precedenti, inclusività e supporto a soluzioni integrate di trasporto sostenibili. Questa diversità all'interno del campione fornirà maggiore applicabilità ai risultati dei test.

  • ll progetto ICT Emissions mira a sviluppare una nuova metodologia per valutare l'impatto delle misure ICT sulla mobilità, il consumo di energia e le emissioni di CO2 delle flotte di veicoli negli agglomerati urbani.

    La metodologia sarà validata su esistenti applicazioni ICT nelle città di Torino, Madrid e Roma ed il progetto produrrà un database sull'impatto delle misure ICT sul traffico, sul consumo di energia e sulle emissioni, oltre a “raccomandazioni” e linee guida per l’attuazione delle best practices sulle misure ICT che possono portare a riduzioni di energia e di CO2 nel trasporto stradale.

    Dal 2012 l'Agenzia Roma Servizi per la Mobilità ha preso parte ad un progetto di sperimentazione tecnologica della durata di tre anni. Il progetto, denominato ”ICT Emissions”, è stato avviato a seguito di un bando promosso dalla Comunità Europea che ha chiesto ad alcune prestigiose società dei trasporti e dell'automotive di dimostrare quale fosse l’impatto e il vero contributo che le tecnologie ICT apportano alla riduzione delle emissioni di CO2 nei trasporti, nel tentativo di sensibilizzare sull'argomento.

    L’analisi e lo studio delle ICT è solo uno dei “challenge” presenti all’interno delle quattro macro aree che costituiscono il più articolato ”FP7 – Framework Programme” (Settimo Programma Quadro), attraverso il quale la Comunità Europea promuove l'eccellenza scientifica e lo sviluppo tecnologico.

    Il Consorzio di aziende che ha aderito al progetto, ha presentato alla Comunità Europea tutte le tematiche seguite per il raggiungimento degli obiettivi.

    Cosa sono le ICT? In che settori e in che maniera si utilizzano oggi?

    L’acronimo ICT sta per Information Communication Technology e va ad identificare tutta la gamma dei Sistemi Tecnologici Intelligenti usati oggi in più settori, per la raccolta e l’elaborazione delle informazioni. Nate per gestire i problemi generati dalla congestione da traffico, le ICT rappresentano la perfetta sinergia tra le nuove tecniche informatiche e le reti di comunicazione.

    Oggi queste tecnologie vengono prevalentemente impiegate nella pianificazione, progettazione e gestione dei sistemi di trasporto. Le ICT vanno dunque ad affiancare l’ingegneria trasportistica allo scopo di migliorare la sicurezza di guida, l’incolumità delle persone, la sicurezza e la protezione dei veicoli e delle merci. La funzione dell’applicazione delle Tecnologie Intelligenti è anche quella di ottimizzare l’uso delle risorse naturali al fine di alleggerire l’impatto ecologico sul territorio rispettandone l’ambiente. 
    Per il perseguimento di tali obiettivi, è richiesta la combinazione di conoscenze e strumenti dell’ingegneria dei sistemi di trasporto con procedure, sistemi e dispositivi atti a permettere la raccolta, l’analisi e la distribuzione di informazioni e dati tra soggetti, veicoli e merci in movimento, nonché tra questi e le infrastrutture. Ed è proprio questo l’aspetto che la Commissione Europea ha voluto mettere in risalto: testare le diverse ICT che oggi vengono applicate al trasporto stradale e verificarne l’effettiva efficacia in termini di riduzione di emissioni.

    Gli obiettivi del progetto

    Da tempo ormai si è scoperto che maggiore è il traffico e minore è l'utilizzo delle infrastrutture dei trasporti con il conseguente aumento del tempo di percorrenza, dell'inquinamento e del consumo di carburante. Con le ICT si punta a gestire i flussi di traffico e le infrastrutture al fine di ridurre i tempi, i consumi e le emissioni del trasporto. Gli obiettivi del progetto sono quelli di individuare quali siano le misure ICT che più efficacemente apportano beneficio all’ambiente e, congiuntamente, quali siano gli impatti delle misure ICT sulle emissioni del traffico.

    Nel progetto sono state specificate le seguenti categorie di studio, all’interno delle quali raggruppare i sistemi ICT:

    1. gestione del traffico e sistemi di controllo;
    2. sistemi di accesso controllato;
    3. navigatori e sistemi di informazione del traffico;
    4. guida ecologica;
    5. sistemi avanzati di supporto alla guida;
    6. sistemi di prevenzione degli incidenti.

    L’Agenzia sta studiando l’impatto dei sistemi ICT che rientrano nella tematica relativa alla gestione del traffico e ai sistemi di controllo, analizzando in particolare l'impatto degli impianti semaforici regolati da un sistema centrale di coordinamento.

    I partecipanti

    Tra i partner che hanno aderito al progetto - avanzando idee e proponendo casi di studio - ci sono istituti di ricerca europei, accademie universitarie, aziende leader nel settore automobilistico e dei trasporti eccetera. Oltre a Roma Servizi per la Mobilità, il progetto ha visto la partecipazione dell'Università Aristotele di Salonicco, Centro Ricerche Fiat (CRF), AVL List GmbH, Berner & Mattner Systemtechnik GmbH, Università Politecnica di Madrid (UPM), Tecnologie Telematiche Trasporti Traffico Torino srl (5T), Polis, IVECO, Madrid-Calle 30, Joint Research Centre (JRC), Istituto per l'Ambiente e Trasporti (IET)

    Gli impianti semaforici: la regolazione del traffico in città

    Nell’ambito delle sei categorie di studio, l'Agenzia ha approfondito la tematica della “gestione del traffico e dei sistemi di controllo”, andando a studiare l’effetto delle tecnologie ICT sulle emissioni. Le ICT utilizzate per il controllo e coordinamento degli impianti semaforici degli itinerari principali a Roma vengono infatti regolati dalla Centrale della Mobilità dell’Agenzia stessa, che gestisce i 1.372 impianti semaforici della capitale.

    Le modalità di controllo semaforico possono essere di diverso tipo e dipendono dall’intersezione e dal contesto urbano in cui questa si trova. La tabella sotto riportata chiarisce quali siano le diverse tipologie di intersezioni semaforiche a Roma e come vengano controllate.

    INTERSEZIONE DESCRIZIONE CONTROLLO
    ISOLATA Distribuzione casuale dei flussi in arrivo manuale
    a tempi fissi
    attuato
    semi-attuato
    a selezione di piano
    a formazione di piano
    INTERDIPENDENTE Distribuzione dei flussi in arrivo correlata alle caratteristiche dei semafori a monte coordinato a selezione di piano
    coordinato a formazione di piano

    Tra le Intersezioni Isolate, il controllo semaforico può essere di diversi tipi:

    • manuale: la durata del ciclo e i tempi di verde vengono determinati manualmente sulla base di osservazioni locali del comportamento del traffico
    • a tempi fissi: viene eseguito un piano semaforico con durata del ciclo e tempi di verde prefissati e costanti nel tempo
    • attuato: successione delle fasi, durata del ciclo e tempi di verde sono determinati in funzione dei flussi veicolari e pedonali
    • semi – attuato: la successione è prefissata ma può essere variata per effetto di segnali prodotti da dispositivi attivati da veicoli o pedoni (pulsanti pedonali, rilevatori di traffico etc.)
    • a selezione di piano: a tempi fissi che prevede l’utilizzo di più piani semaforici aventi parametri diversi. La selezione può avvenire manualmente, ad orario o in funzione del traffico
    • a formazione di piano: fasatura, durata del ciclo e tempi di verde vengono determinati in modo completamente automatico sulla base delle caratteristiche del traffico.

    Nel caso di Intersezioni Interdipendenti, il controllo deve tenere conto delle mutue interazioni fra le intersezioni. In questa tipologia di intersezione si cerca di ridurre i tempi di percorrenza dei veicoli attraverso un opportuno sfasamento degli istanti di inizio di verde dei diversi impianti semaforici interessati. In particolare, si tenta di massimizzare l’ampiezza dell’onda verde, ossia del periodo di tempo (all’interno del periodo di verde), durante il quale un utente può attraversare l’arteria senza incontrare rosso.

    Le tipologie di controllo sono:

    • coordinato a selezione di piano: a tempi fissi, prevede la selezione fra più piani di coordinamento semaforico. La selezione dei piani di coordinamento può essere effettuata manualmente, ad orario o in funzione del traffico
    • coordinato a formazione di piano: durata del ciclo comune, tempi di verde e sfasamenti vengono determinati in modo totalmente automatico sulla base delle caratteristiche del traffico.

    La costruzione del modello dell’intersezione avviene mediante una successione sia logica che applicativa della metodologia di progettazione. Si inizia con l’acquisizione dei dati geometrici e di traffico necessari alla prescrizione degli obiettivi e dei vincoli che individuano l’ambito del problema. Si passa poi all’individuazione delle opzioni di intervento con la relativa formulazione di un’ipotesi di organizzazione in fasi delle manovre da adottare. Si prosegue col calcolo dei flussi di progetto e del flusso di saturazione, necessari a determinare i parametri del modello di ritardo, e si conclude col calcolo della soluzione ottima di ciclo e ripartizione di verde dopo attento confronto delle opzioni di intervento migliore.

  • Il progetto Green Emotion è stata l’iniziativa più importante intrapresa dalla EC per rilanciare la mobilità elettrica in Europa; iniziato nel 2011, ha avuto una durata di 48 mesi e l’obiettivo di fissare standard comuni nello sviluppo dell'auto elettrica e nei sistemi di ricarica. Roma Servizi per la Mobilità ha supportato il Dipartimento Ambiente di Roma Capitale per la diffusione delle colonnine di ricarica e del concetto di micro mobilità.

  • SmartSet projectSMARTSET è un progetto dell'Unione Europea, co-finanziato dal programma Energia Intelligente per l'Europa e composto da 14 partner provenienti da Austria, Germania, Italia, Svezia e Regno Unito. Partito a maggio 2013, il progetto si è concluso ad aprile 2016.

    SMARTSET fornisce esempi di buone pratiche in grado di supportare le città, le regioni e i paesi nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 e di miglioramento dell'efficienza energetica dettati dall'Unione Europea "20-20-20", per raggiungere l'obiettivo di un trasporto merci urbano più efficiente e sostenibile,

    Roma Servizi per la Mobilità ha condotto il WP3, per delineare un approccio comune a normative e incentivi basandosi sulle conclusioni di progetti precedenti come BESTUFS e C-Liegi, catalogando diversi schemi di regolamentazione/incentivazione.

    A Roma sono stati analizzati gli effetti della nuova regolamentazione per la consegna merci, che tiene conto di dati provenienti sia da operatori del trasporto merci come da operatori logistici, incoraggiando l'uso di veicoli ecologici (GPL, metano, elettrici, ibridi) e scoraggiando l’uso di veicoli obsoleti.

  • Il progetto CITEAIR II ha dato continuità al lavoro svolto con CITEAIR I, puntando a un migliore scambio in materia di gestione della qualità dell'aria e le sue sinergie con la mitigazione del cambiamento climatico, nonché un migliore confronto tra città ed una maggiore informazione al pubblico sulla qualità dell'aria nelle proprie città. 

  • Citymobil, ultimato nel dicembre 2011, è stato un importante progetto dimostrativo di ricerca e sviluppo riguardante l'integrazione dei sistemi di trasporto automatizzati in ambiente urbano, basato su implementazioni reali del sistema di trasporto automatizzato di 3 aree. Il budget totale è stato di oltre 40 milioni di euro.

  • L'iniziativa CIVITAS (City-Vitality-Sostenibility) è stata lanciata nel 2002. Il suo scopo fondamentale è quello di sostenere le città nell'introdurre misure ambiziose di trasporto e politiche di mobilità urbana sostenibile, con l'obiettivo di raggiungere un cambiamento significativo nella ripartizione modale verso il trasporto sostenibile, un obiettivo raggiungibile attraverso la promozione di tecnologie innovative basate su policy e strategie.

    CIVITAS CATALIST è stato un progetto dell’iniziativa CIVITAS partito nel 2007 e concluso nel 2012 con l’obiettivo di validare e dare seguito alle migliori iniziative di Mobilità Sostenibile sviluppate nel periodo 2002-2006 nell’ambito dell’iniziativa CIVITAS 1 (alla quale hanno partecipato 19 città europee). 
    Nel periodo 2002-2006, agli esordi dell’iniziativa, l’Agenzia (allora ATAC) e il Dipartimento Mobilità di Roma Capitale hanno coordinato il progetto CIVITAS MIRACLES. 
    Roma, in particolare, è stata “ambasciatrice” dell’iniziativa CIVITAS in Europa sul tema “Controllo Accessi e Pricing urbano”. 
    Attualmente CIVITAS è giunta alla terza fase; grazie all’iniziativa la Commissione Europea ha investito circa 300 milioni di euro, co-finanziando attività sulla mobilità sostenibile in 60 città. 

    CIVITAS CATALIST ha permesso di accrescere la rete di città europee appartenenti al CIVITAS Forum impegnate in iniziative di mobilità sostenibile. CATALIST ha raccolto nel suo consorzio le città rappresentative dei migliori esempi in tema di Controllo Accessi (Roma), distribuzione merci (Goteborg), Telematica e Trasporti (Tolosa), Trasporto Collettivo (Nantes), Veicoli poco inquinanti (Stoccolma), Misure “soft” (Graz).

  • Il Progetto CONDUITS ha avuto come obiettivo lo sviluppo di Indicatori di Performance per assistere le amministrazioni europee nella scelta di tecnologie ITS per la mobilità attraverso lo scambio di "buone pratiche" tra grandi città (Roma, Parigi, Barcellona, Tel Aviv, Istanbul).

  • E2R è stato uno studio di valutazione del segnale satellitare "Egnos" per applicazioni di trasporto stradale, cui Roma Servizi per la Mobilità ha partecipato per effettuare la dimostrazione del segnale in ambito urbano su TPL. Lo studio è stato commissionato con un tender direttamente dalla Commissione Europea.

  • e-SUM è stato un progetto di collaborazione tra le autorità e l'industria locale delle principali città europee per identificare, sviluppare e dimostrare misure destinate a incrementare la sicurezza in ambito urbano dei mezzi a due ruote nel breve, medio e lungo periodo. 

  • Stadium è un progetto per lo studio, la dimostrazione e la valutazione di sistemi ITS per la mobilità durante i grandi eventi, realizzato attraverso 3 dimostratori: Sud Africa (FIFA World Cup 2010), India (Giochi del Commonwealth 2010, con la collaborazione diretta di RSM) e Londra (Giochi Olimpici 2012).
    Il Progetto è finanziato nell’ambito del Settimo Programma Quadro di ricerca della Commissione Europea Direzione Generale Ricerca.

  • Roma Servizi per la Mobilità è partner del progetto TEN-T in cui ha il task fondamentale della valutazione trasportistica dell’offerta infrastrutturale che interesserà la viabilità ed i servizi a supporto dell’Aeroporto di Fiumicino nell’ottica della sua progressiva espansione.

Roma Servizi per la Mobilità aderisce

AssTra
Polis network
TTS Italia

Partecipa per conto di Roma Capitale

C-40
Civitas
Eurocities
C-40
ISO 9001