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Giubileo, a San Pietro parte il cantiere per la nuova piazza Pia

Translated by V. Zelada.

Intervento per la realizzazione del sottovia. Dalla prima decade di agosto, modifiche per la viabilità

 

Inizieranno entro il 21 agosto e termineranno per l'8 dicembre del 2024 i lavori di riqualificazione e pedonalizzazione di piazza Pia, tra Castel Sant'Angelo e via della Conciliazione. Finanziati con 70 milioni di euro del Giubileo, i lavori saranno eseguiti da Anas grazie a una convenzione con Roma Capitale. A presentare nella giornata del 26 luglio  il progetto, definito dal sindaco il cantiere "capofila" dell'Anno Santo, anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, Monsignor Rino Fisichella, delegato da Papa Francesco all'organizzazione del Giubileo 2025, l'ad di Anas Aldo Isi e gli assessori capitolini ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini e alla Mobilità Eugenio Patanè.

La creazione di questa nuova grande piazza pedonale unirà di fatto l'area di Castel Sant'Angelo a via della Conciliazione e quindi alla Basilica di San Pietro, garantendo ai pedoni una fruizione dell'area in piena sicurezza e una fluidificazione del traffico veicolare grazie alla creazione del sottovia che andrà a collegarsi con quello di lungotevere in Sassia, già esistente e recentemente riqualificato dal Dipartimento Csimu dell'assessorato capitolino ai Lavori pubblici.

L'attuale viabilità di piazza Pia, dove transitano 3mila veicoli l'ora, verrà interrata in direzione del sottopasso esistente, realizzato per il Giubileo 2000. Completeranno il progetto le sistemazioni esterne delle aree ricomprese e prospicenti a piazza Pia, attraverso un intervento sulla pavimentazione dell'intera area, la realizzazione di un nuovo impianto di pubblica illuminazione, la riqualificazione del sistema del verde e il potenziamento dei sistemi di accessibilità per le persone con ridotta mobilità.

Il progetto, nel dettaglio, riguarda il prolungamento di circa 130 metri del sottovia esistente e sarà realizzato con la metodologia "cut&cover" che permette di lavorare contestualmente in superficie e all'interno. La piattaforma stradale manterrà le stesse caratteristiche geometriche di quella esistente, ossia, una carreggiata con una larghezza complessiva di 9,5 metri. Tra i principali interventi nell'area interessata dai lavori ci sarà lo spostamento di due collettori fognari di primaria importanza.  

"L'intervento - ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri - ricongiunge due luoghi che storicamente erano stati in asse, Castel Sant'Angelo e San Pietro, una frattura già aperta col primo sottopasso. Via della Conciliazione si chiama cosi perché faceva riferimento alla conciliazione con la Chiesa. Noi vogliamo passare dalla conciliazione all'abbraccio tra la città e il Vaticano con un'opera sfidante anche dal punto di vista ingegneristico. Questo non è solo un sottovia ma è la restituzione alla città di spazi bellissimi e importantissimi, nel rapporto col Tevere e in quello tra i due monumenti. Non è un semplice tunnel ma una pedonalizzazione, un grande intervento di riqualificazione urbana. Il 20-21 agosto si inizierà lo scavo e si lavorerà h24, 3 turni da otto ore, senza sosta".
Per Monsignor Rino Fisichella, "via della Conciliazione pedonalizzata sarà una cosa unica, perché avere una prospettiva da Castel Sant'Angelo a San Pietro sarà una miglioria grande, decisiva e architettonicamente molto significativa". "Per quanto riguarda i percorsi dei pellegrini - ha aggiunto - stiamo studiando in modo tale che ci sia un settore riservato per favorire la preghiera e il canto e anche il riconoscimento dei pellegrini che vanno alla Porta Santa".

Come cambia la viabilità: Ponte Vittorio Emanuele a doppio senso di marcia

La viabilità alternativa studiata per lasciare spazio al cantiere prevede cambi di sensi di marcia per varie strade, che influenzeranno anche le linee bus, oltre che diverse regolazioni semaforiche e interventi su alcuni posti auto e stalli per i taxi. I cambiamenti avverranno in due fasi principali. In particolare, nella prima decade di agosto per lasciare spazio agli interventi di cantierizzazione dell'area diventeranno a senso unico gli assi stradali che collegano piazza Adriana a viale delle Milizie: quello di via Virgilio-via Duilio-via Damiata andrà in direzione nord mentre in senso opposto, verso sud, si dirigerà via Fabio Massimo-via Terenzio.
Nella seconda decade di agosto, invece, il fisiologico blocco del flusso di traffico che attraverso Piazza Pia (area di cantiere) va in direzione dell'attuale sottovia, comporterà il parallelo cambio di senso di marcia nella direttrice che da Corso Vittorio Emanuele II raggiunge oggi il quartiere Prati, passando per via Traspontina e via di Porta Castello. Queste due strade, quindi, si percorreranno in senso inverso all'attuale e anche Ponte Vittorio Emanuele diventerà a doppio senso di marcia all'inglese. L'ingresso a Borgo Pio e al quartiere Prati avverrà invece percorrendo il Lungotevere Tor di Nona e Ponte Umberto I, davanti al Palazzaccio.

Percorsi modificati per le linee bus 

Numerose linee bus subiranno delle modifiche al percorso. In particolare, le linee diurne 40, 62, 23, 280, 982 e quelle notturne n3D e n3S.
In particolare, la linea 40 verrà deviata su Lungotevere Tor di Nona - Ponte Umberto I - piazza Adriana - piazza Pia e quindi Borgo Sant'Angelo, dove nel verso opposto all'attuale farà effettivo capolinea (oggi inoperoso). Al ritorno si indirizzerà invece sul Lungotevere percorrendo via Traspontina - San Pio X, nel rispetto di quello che sarà il nuovo senso di marcia.
La linea 62 verrà prolungata alla Stazione San Pietro, sullo stesso percorso della linea 64.
 

Una struttura per studiare l'impatto dei cantieri

"Ai romani e alle romane - ha detto il sindaco Roberto Gualtieri - chiediamo di avere pazienza. L'agenzia Roma servizi per la mobilità ha studiato con strumenti scientifici l'ottimizzazione del traffico e abbiamo istituito una struttura ad hoc per studiare l'impatto dei cantieri sul traffico. Nel collegamento tra i cantieri si è cercato di evitare determinati quadranti. E' evidente che ad esempio il Ponte dell'Industria è chiuso ma se non lo avessimo fatto, nel 2026 lo avremmo chiuso definitivamente. Ci sono interventi che sono migliorativi e altri indispensabili e tutti miglioreranno la qualità della vita in città".