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Pubblicato il: 18/12/2024 - Aggiornato il: 19/12/2024
La Redazione
Metro A, concluso il restyling: ecco il nuovo volto della stazione Spagna

Nei prossimi giorni si completano Ottaviano e Cipro

L'interno della stazione Spagna

Banchine ristrutturate, corridoi ricoperti di ledwall luminosi, pavimenti e soffitti rinnovati, nuova illuminazione e nuovi arredi. E un rivestimento di vegetazione sulla facciata esterna. Concluso il lavoro di restyling iniziato lo scorso mese di luglio, la stazione Spagna della Metro A è stata inaugurata oggi dal sindaco Roberto Gualtieri insieme con l'assessore alla Mobilità Eugenio Patanè e il direttore generale di Atac Alberto Zorzan.
 


"La riqualificazione di Spagna fa parte del primo nucleo di stazioni che facciamo per il Giubileo - ha dichiarato il sindaco Gualtieri - Un piano per le stazioni della Metro A che poi nel corso dei mesi fino al 2026 toccherà tutte le stazioni della linea. È un lavoro molto bello: siamo partiti da quelle molto belle ai fini giubilari. Erano vecchie e in pessime condizioni. Non stiamo parlando di un maquillage, specie quella di Spagna. Un lavoro gigantesco, con problemi non solo estetici".
"La stazione ha iniziato a essere costruita negli anni Settanta - ha sottolineato l'assessore Patanè - è stata aperta negli anni Ottanta e da quel momento non sono stati fatti lavori strutturali, di accessibilità e abbellimento. Ora sono stati fatti tutti e tre tipi di lavori".
 


"Non c'è un centimetro quadrato della stazione che non sia stato rinnovato, anche solo pulito - ha spiegato Alberto Zorzan - È stato rifatto il pavimento, gli arredi perimetrali, le banchine completamente rifatte nei pavimenti, i rivestimenti e sono state posate 100 protezioni dei giunti per la canalizzazione delle acque che vengono poi portate a un pozzo che ha una portata di 5000 litri l'ora. Sopra la stazione ci sono 70 metri di terreno e roccia, anche se chi entra da piazza di Spagna non se ne accorge. Ci sono gallerie, residui di vecchi acquedotti. L'acqua è limpida, ed è stata convogliata ma non si vede, perché è dietro ai rivestimenti. Anche l'illuminazione - ha voluto sottolineare Zorzan - è stata importante perché non volevamo differenziare interno ed esterno, non dare l'idea del cupo e del buio ma attrarre i nostri clienti. Spagna è l'esempio di soluzioni che useremo per le altre 26 stazioni. Ottaviano e Cipro le apriremo in contemporanea tra qualche giorno, poi ci sarà San Giovanni, dopo il Giubileo, le altre nel 2026 saranno appaltate sulla base di progetti esecutivi e proprio sull'esperienza di Spagna". 

Anche i numeri raccontano la mole dell'intervento nella stazione Spagna, avviato alla metà del mese di luglio e realizzato in circa 150 giorni, con soli 80 di chiusura totale della fermata. L'intera superficie sulla quale sono stati effettuati i lavori è pari a circa 5000 metri quadrati compreso il collegamento; 34 tonnellate di macerie sono state rimosse durante i lavori di demolizione e ristrutturazione dal corridoio di collegamento con Villa Borghese; 1800 metri quadrati di pavimentazione  sono stati sostituiti con una resina antiscivolo ad alta resistenza, suddivisi tra 1100 nella zona delle banchine e 700 nel corridoio lato Villa Borghese; sono stati installati 14,5 km di cavi elettrici e 1,5 km di luci per il nuovo impianto di illuminazione; oltre 1,2 km di strisce a Led sono stati posati nel controsoffitto per creare l'effetto del cielo stellato.
Tra gli altri interventi realizzati nella stazione Spagna, è stato sostituito il gabbiotto degli addetti di stazione e sono stati rivestite con lastre di acciaio le volte con effetto a specchio nella zona dei tornelli.
 
 
Sono stati infine restaurati i mosaici esistenti, una delle opere realizzate negli anni Novanta nell'ambito di un progetto di arte contemporanea nelle stazioni della metropolitana e nel caso della stazione Spagna a firma di Giulio Turcato, Gualtiero Nativi, Jean Dewasne, Vlassis Canaris, Sebastian Matta e John Hoyland.
 
Dopo l'apertura di Spagna, nei prossimi giorni è prevista la conclusione di tutti i lavori a Ottaviano e Cipro, fermate comunque già operative e aperte al pubblico.

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