Il percorso si sviluppa lungo il controviale di destra della via Nomentana (dando le spalle al piazzale di Porta Pia), ed è in prevalenza su sede stradale, ricavata dalla carreggiata; in prossimità dell’uscita per la circonvallazione Nomentana, l’itinerario si inserisce sul lato sinistro della strada consolare, grazie all’attraversamento ciclabile di progetto e, percorso il ponte di Batteria Nomentana, svolta su via Val d’Aosta per proseguire e concludersi poi in via Valdarno, con l’aggancio alla ciclabile esistente.
Si tratta di una "pista ciclabile in sede propria a doppio senso di marcia" - come da definizione del D.M. 557/99; solo per alcuni brevi tratti (nelle aree prospicienti le ville storiche) la pista è invece in sede riservata ricavata dal marciapiede.
L'ampiezza è pari a 250 cm e - come richiesto dalla normativa - su sede stradale è separata dalla corsia destinata agli autoveicoli da un cordolo prefabbricato in polimeri,che può essere posato in opera senza scavi, grazie a tasselli di ancoraggio alla piattaforma stradale.
La progettazione dell’itinerario ciclabile è stata l’occasione per proporre alcuni interventi di valorizzazione e/o riqualificazione nella zona attraversata: ad esempio, in corrispondenza del Mausoleo di Tor di Quinto è stata prevista una pavimentazione in sanpietrini, intervenendo sulle condizioni di degrado dell’area prospiciente, la sosta selvaggia delle auto è stata eliminata ed un nuovo attraversamento pedonale è stato inserito per consentire l’accesso all’area del Mausoleo.
In via Valdarno, in considerazione della presenza di istituti scolastici, sono stati proposti interventi puntuali di riqualificazione dello spazio pubblico: messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali, inserimento di rallentatori ottici di velocità, riorganizzazione della sosta e posizionamento di rastrelliere.
Il marciapiede, in alcuni tratti, è stato riconfigurato per ricavare la sede della ciclabile con lo spostamento di alcuni pali dell’illuminazione ricollocati in prossimità del nuovo ciglio del marciapiede. L’inserimento della ciclabile ha offerto la possibilità di intervenire sulla eterogeneità dei corpi illuminanti, in termini di tipologia e passo, che caratterizza attualmente via Nomentana e confligge con l’idea “unitaria” dell’asse stradale storico.
Con l’inserimento della pista è stato pertanto recuperato l’allineamento dei pali dell’illuminazione, perduto nel corso del tempo a causa di interventi di vario genere; i lampioni spostati sono sostituiti con nuovi corpi illuminanti in stile e, grazie al supporto e alla collaborazione con ACEA, il numero dei lampioni è stato implementato al fine di garantire un’adeguata illuminazione alla nuova infrastruttura e alla via stessa.
Da ultimo, la presenza lungo l’itinerario ciclabile dei platani ha necessariamente orientato le scelte progettuali. Con l’obiettivo di limitare le interferenze con l'apparato radicale delle alberature, è stata individuata una nuova tipologia di cordolo, che non richiede scavi per la messa in opera e offre grande flessibilità e rapidità di esecuzione (elementi prefabbricati). Il tema di maggior interesse è la possibilità, offerta dalla realizzazione della ciclabile, di ricostituire - almeno in corrispondenza della sede della ciclabile - l’alberata di via Nomentana; il progetto prevede infatti la messa a dimora di 54 nuove essenza arboree lungo il marciapiede interessato dal passaggio della ciclabile. Si tratta sia del ripristino di piante abbattute perché ammalate che dell’inserimento ex novo, ricostituendo in tal modo la continuità del filare arboreo.
Infine è attivo un progetto sperimentale (Proof Of Concept) su una sezione della pista ciclabile Nomentana per contare i veicoli in transito tramite l'analisi dei video acquisiti tramite una telecamera dedicata.
Prolungamento della pista ciclabile e realizzazione nuovo marciapiede lato Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Attualmente il percorso ciclabile lungo via Nomentana, si interrompe bruscamente in corrispondenza dell’ingresso del Ministero; questo è dovuto principalmente alla presenza del blocco- scale di accesso al sottopasso pedonale che attraversa via Nomentana, oggi non più utilizzato. Il progetto prevede il suo prolungamento fino all’itinerario ciclabile già progettato e realizzato in parte lungo Corso d’Italia sul lato delle Mura in direzione via del Castro Pretorio. Il nuovo tratto di ciclabile, a doppio senso di marcia, è previsto in continuità di quello di via Nomentana; per la sua realizzazione è stato necessario il tombamento del vano scale di accesso al sottopasso pedonale inutilizzato, l’ampliamento del marciapiede circostante il parcheggio del Ministero e la riconfigurazione delle banchine di fermata del trasporto pubblico. La pista ciclabile così prolungata, attraversa Piazza di Porta Pia in corrispondenza del semaforo esistente e si ricongiunge alla pista presente su viale del Policlinico, in direzione di via del Castro Pretorio.
Il progetto, come detto, prevede l’ampliamento del marciapiede circostante il parcheggio del Ministero e la riconfigurazione della banchina di fermata del trasporto pubblico.
La pavimentazione del marciapiede è in lastre di basalto, mentre il percorso ciclabile è in conglomerato bituminoso colorato; la separazione tra le due pavimentazioni avviene tramite interposizione di un ciglio in travertino.
Intorno alle alberature esistenti sono previste nuove bordure adeguate all’impianto arboreo.
Nuovi scivoli per consentire l’accesso ai disabili, sono previsti in corrispondenza degli attraversamenti e nelle aree di parcheggio.
Area di pertinenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Per quanto attiene l’Area di pertinenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il progetto prevede l’integrazione di nuovi posti auto e ciclomotori a fronte di quelli tolti per l’ampliamento marciapiede.
Sono stati previsti n. 8 nuovi posti auto a fronte di n. 2 soppressi per l’ampliamento marciapiede e n.17 nuovi posti per ciclomotori. La nuova fermata degli autobus prevista dal progetto e i nuovi attraversamenti pedonali favoriscono l’accessibilità ai dipendenti del Ministero aumentando, nel contempo, la sicurezza ed i percorsi protetti. Infine la separazione tra il marciapiede/pista ciclabile e il parcheggio mediante l’ausilio di parapedonali crea una situazione protetta e un filtro, anche estetico, tra le due zone
Il PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile) è il piano strategico che sviluppa una visione di sistema della mobilità, con un orizzonte temporale di breve, medio e lungo periodo.