L’Italia è ripartita. Ma nella fase 3 dell'emergenza da Covid 19, si annuncia un’estate particolare per i flussi di traffico stradale e ferroviario verso le mete turistiche. Quale sarà lo scenario? Ne parliamo con Armando Forgione, direttore centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato. Nel suo curriculum anche la gestione e la pianificazione dei grandi eventi.
Si può ipotizzare un calendario delle giornate di traffico più intenso?
“La ripresa della normalità, seppure lenta, fa prevedere un maggior afflusso di viaggiatori nelle prossime settimane che sceglieranno il treno per le mete turistiche. Dal 3 giugno si registra un aumento dei viaggiatori, ma non è ancora possibile prevedere le giornate critiche di luglio e agosto. L’impegno della Polizia nelle stazioni sarà potenziato, ponendo attenzione al rispetto della normativa di emergenza. Sulle autostrade e sulla viabilità più vicina alle mete turistiche, si attendono volumi di traffico elevati nei fine settimana. Sono ancora pochi i segnali per valutare se i livelli del traffico stradale torneranno ai volumi del 2019”.
Vi aspettate un calo dei flussi dall’estero? Siete coordinati con le forze di polizia europee?
“Al momento si prevede un notevole calo. Nell’ambito delle collaborazioni internazionali, la Polfer ha mantenuto costante il suo impegno collaborando con le polizie europee soprattutto per la disposizione di controlli nelle zone di confine. Da oltre 10 anni la Polizia Ferroviaria italiana partecipa alle attività del network Railpol composto dalle Forze di Polizia di 15 Paesi europei. Lo scambio informativo con le forze di polizia o con gli enti gestori delle strade d’Oltralpe avviene sempre in casi di urgenza e di necessità di gestione di eventi viabilistici critici, che fanno deviare correnti di traffico su itinerari a più lunga percorrenza”.
Segnali per capire come si comporteranno gli utenti delle strade e delle ferrovie nei mesi “caldi”?
“La ripresa della circolazione stradale ha già evidenziato un incremento di incidenti, anche gravi. Va anche considerato che le disposizioni per il contenimento del contagio, che riguardano il trasporto pubblico, orientano verso il mezzo privato. Non è da escludersi però, poiché il turismo quest’anno sarà essenzialmente “domestico”, un maggior utilizzo del treno”.
Come vi state preparando per gestire i flussi estivi?
“L’attività di controllo dei comportamenti di guida costituirà l’impegno della Polstrada, soprattutto delle condizioni psico-fisiche dei conducenti, delle condizioni tecniche dei veicoli e della loro copertura assicurativa. Nelle prossime settimane, la Polfer metterà in campo ogni energia ulteriore per l’attività di prevenzione”.
Reati stradali e ferroviari. In questa fase stanno aumentando?
“Con la ripresa della circolazione saranno rilanciate le campagne sui pericoli della guida spericolata e per richiamare i conducenti a mettersi in viaggio in condizioni fisiche ottimali, e ad essere informati. Nell’ambito ferroviario la limitazione negli spostamenti ha inciso, facendo segnare una flessione dei reati. I furti nelle stazioni e sui treni sono calati del 94% rispetto al 2019. Dopo il lockdown, con l’aumento dei viaggiatori, si è registrato solo un lieve incremento dei reati. Ogni giorno, soprattutto in questa fase delicata, le stazioni sono presidiate con un rafforzamento di tutti i servizi ed un incremento delle pattuglie in stazione”.
Consigli a chi viaggia in treno?
“Per l’estate verranno predisposti servizi straordinari di prevenzione. La videosorveglianza è una innovazione imprescindibile per scoraggiare i malintenzionati. I consigli sono sempre validi: attenzione al proprio bagaglio soprattutto durante le fermate, non lasciare incustoditi oggetti di valore a bordo, attenzione a chi si avvicina con stratagemmi, ad esempio davanti alle biglietterie automatiche”.
Il suo giudizio sull’attività della Specialità della Polizia di Stato nei mesi dell’emergenza Covid 19?
“Tutta l’Amministrazione della pubblica sicurezza ha una formazione e un addestramento che la rende flessibile nella risposta operativa. Il succedersi degli eventi e la progressiva massiccia necessità di “fermarsi” senza interrompere i servizi essenziali e l’approvvigionamento di viveri e medicinali non hanno trovato alcun manuale operativo preconfezionato, ma non hanno sopraffatto un’organizzazione che – giorno dopo giorno – si è interrogata su come e dove modificare le procedure attivate e le prassi instaurate, anche a tutela del proprio personale e della continuità dei servizi di sicurezza”.
Paolo Petrucci
Trasporti & Mobilità-muoversiaroma.it
12 giugno 2020