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Freepress
Pubblicato il: 12/05/2022 - Aggiornato il: 13/05/2022
Autoferrotranvieri, è stato rinnovato il contratto scaduto a dicembre 2017 Interessati circa 120mila lavoratori

Autista bus

Dopo una vertenza durata quattro anni, raggiunta l’intesa sul nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro degli Autoferrotranvieri-Internavigatori (Mobilità area tpl). Il precedente contratto era scaduto il 31 dicembre 2017. Con la riforma dell’accordo è stato revocato lo sciopero di 24 ore che era stato indetto per il 30 maggio prossimo. Le novità interesseranno circa 120mila lavoratori del trasporto pubblico locale. Soddisfatto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. “Lavoreremo per sostenere le parti e arrivare rapidamente ai rinnovi”, ha detto. Soddisfatti anche i sindacati. “Il contratto - hanno spiegato in una nota Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa- Cisal e Ugl-Fna - ha vigenza dal primo gennaio 2021 al 31 dicembre 2023. Per la parte economica previsto un aumento medio così suddiviso: 90 euro destinati all’aumento tabellare medio mensile, 8 euro costituiranno la nuova indennità ferie che sarà erogata ad ogni giornata fruita per un totale di 25/26 giornate annue e 12 euro mensili destinati all’assistenza sanitaria integrativa, a decorrere dal primo gennaio 2023. Abbiamo raggiunto l’accordo anche sull’una tantum di 500 euro per la vacanza contrattuale”. I sindacati hanno fatto sapere che “l’ipotesi di accordo sarà sottoposta a referendum dei lavoratori. Alla base del rinnovo, così come richiesto dalle organizzazioni sindacali, non è stata affrontata una discussione di merito sugli aspetti normativi, rimandandola di fatto a quello che sarà il prossimo rinnovo. Quest’ultimo - hanno concluso - dovrà traguardare le importanti sfide che attendono il trasporto pubblico locale, nell’attesa della sospirata riforma del settore, ferma in parlamento da quando il professor Bernardo Mattarella ha consegnato alle Camere a settembre 2021 gli esiti della relativa Commissione di studio da lui presieduta”.