FAQ

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RSM ha nominato un DPO esterno. La nomina di un DPO è obbligatoria per il settore pubblico. Per il settore privato l’obbligo sussiste per le grandi imprese o per quelle che effettuano trattamenti su larga scala

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RSM è Responsabile del Trattamento, mentre Roma Capitale è Titolare

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I diritti tutelati sono: accesso, cancellazione, limitazione, portabilità. Al link https://romamobilita.it/it/azienda/privacy/richieste-privacy c’è il nostro format d richiesta.

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I principali soggetti della Privacy sono: l’interessato, il titolare del trattamento dei dati, il Responsabile del trattamento, il DPO, il terzo e l’Autorità di Controllo.

  • Interessato: la persona fisica cui si riferiscono i dati personali.
  • Titolare del Trattamento: la persona fisica, la società, l’associazione o un’altra entità che controlla il trattamento dei dati personali ed è autorizzata a prendere decisioni essenziali sulle finalità e modalità di tale trattamento, comprese le misure di sicurezza applicabili.
  • Responsabile del Trattamento: la persona fisica, la società, l’associazione o l’organizzazione a cui il Titolare ha affidato l’attività specifica di gestione e controllo dei dati personali, in base all’esperienza e/o alle competenze pertinenti in materia.
  • DPO (Data Protection Officer): il professionista con conoscenze specialistiche sulla legislazione e sulle pratiche in materia di protezione dei dati.
  • Terzo: la persona fisica o giuridica, l’autorità pubblica, il servizio o qualsiasi altro organismo che non sia l’interessato, il titolare del trattamento, il responsabile del trattamento. E’ una persona autorizzata al trattamento dei dati sotto l’autorità diretta del titolare o del responsabile.
  • Autorità di Controllo: l’autorità pubblica indipendente istituita da uno Stato membro, nel nostro caso l’Autorità e il Garante per la protezione dei dati personali.
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Solo per le attività di marketing

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E’ il documento che contiene tutte le informazioni che il titolare/responsabile del trattamento è tenuto a fornire a tutti gli interessati, in modo coinciso, trasparente e intelligibile.

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La normativa Europea (GDPR 2016/679) non parla mai di dati sensibili. Questa definizione, ereditata della precedente normativa, è ancora usata per riferirsi ai dati personali che rivelano origine razziale o etnica, credenze religiose o altre convinzioni, opinioni politiche, tesseramento a partiti, sindacati o associazioni, salute e vita sessuale.