La Via Appia, la Regina Viarum come la definì il poeta Stazio nel I secolo dopo Cristo, è patrimonio mondiale dell’umanità. L’Unesco ha approvato l’iscrizione del sito durante la 46esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale dopo la candidatura, la prima, promossa direttamente dal ministero della cultura nel 2022.
Il risultato ottenuto è il frutto di un lavoro congiunto di Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 13 città metropolitane e province, 74 comuni, 14 parchi, 25 università, numerosissime rappresentanze delle comunità territoriali, ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e la pontificia commissione di archeologia Sacra della Santa Sede.
"Esprimo tutta la mia soddisfazione e il mio orgoglio per il grande risultato ottenuto - ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano -. L'Unesco ha colto l'eccezionale valore universale di una straordinaria opera ingegneristica che nei secoli è stata essenziale per gli scambi commerciali, sociali e culturali con il Mediterraneo e l'oriente. Congratulazioni a tutte le istituzioni e comunità che hanno collaborato con il Ministero della Cultura per arrivare a questo prestigioso traguardo. È un riconoscimento del valore della nostra storia e della nostra identità, dal quale può nascere una valorizzazione in grado di portare benefici economici ai territori interessati".
"La via Appia Antica è il 60° sito Unesco italiano. Si tratta di un riconoscimento davvero importante per una strada storica che rappresenta il simbolo di un'intera civiltà, il percorso che ha sempre unito Roma al Sud della penisola e al resto delle popolazioni e dei grandi commerci mediterranei, tappa privilegiata per poi spingersi anche verso Oriente. Attraversando paesaggi mozzafiato e spesso incontaminati, luoghi di grande importanza spirituale, catacombe e acquedotti maestosi, città e località storiche, la via Appia trova oggi la sua degna collocazione tra le grandi meraviglie del mondo. Abbiamo tutti una nuova opportunità ma anche il dovere, dal Ministero che ha promosso la candidatura a tutti i territori che oggi vengono attraversati dalla Regina Viarum, di valorizzarla di più, per conoscerla, ammirarla e viverla meglio ma soprattutto per tutelarla finalmente in maniera coerente con il suo valore inestimabile”, ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri.
Per l'assessore capitolino alla Cultura Miguel Gotor, “L’iscrizione della Via Appia nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco da parte del Comitato del Patrimonio Mondiale è una bellissima notizia. Coe Roma Capitale siamo stati tra gli enti che hanno sostenuto questa candidatura, promossa dal Ministero della Cultura, proprio perché consci del valore storico e culturale unico al mondo di questo ‘monumento lineare’ che, partendo dalle mura di Roma e attraversando quattro Regioni, arriva fino a Brindisi. La Via Appia è un vero e proprio simbolo fisico dei contatti e dei legami tra Occidente e Oriente e il fatto che da oggi sia il 60° Sito italiano riconosciuto dall'Unesco è per la nostra città motivo di grande orgoglio”.
L'assessore ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini ha fatto sapere che "Anche la Regina Viarum fa parte del piano strade che stiamo portando avanti in Campidoglio. Abbiamo di recente iniziato le prime fasi dei lavori con la messa in sicurezza dei chiusini - aggiunge - e da lunedì notte inizieremo la riqualificazione dei sampietrini. L'intervento è finanziato con un milione di euro ed è stato pianificato in pieno accordo con il Parco dell'Appia Antica. Il cantiere riguarda la tratta tra Porta San Sebastiano e Cecilia Metella per circa un chilometro e interesserà anche la pulizia delle caditoie e il rifacimento della segnaletica. È un intervento che il Dipartimento dei Lavori pubblici sta eseguendo con la consueta perizia per rendere la strada sicura; è una riqualificazione a regola d'arte per riportare la strada alla sua straordinaria bellezza".
E mercoledi' 31 luglio, alle 19, a Roma, avrà luogo l'evento celebrativo per l'iscrizione del sito "Via Appia. Regina Viarum" nella Lista del Patrimonio dell'Umanita' Unesco, alla presenza del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, del Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi e di tutte le istituzioni pubbliche e private coinvolte nel percorso di candidatura. "Fino all'ultimo abbiamo tenuto le dita incrociate ma ora è' giusto celebrare questo importante risultato che porta a 60 i siti Unesco presenti in Italia - riferiscono dagli uffici ministeriali - Nelle prossime ore sara' reso noto il luogo dove si svolgera' l'iniziativa insieme a tutte le realta' che hanno contribuito a ottenere questo risultato"