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Primo piano
Pubblicato il: 05/12/2024 - Aggiornato il: 05/12/2024
La Redazione
Roma Capitale, primo regolamento per il lavoro a distanza

Amplia flessibilità di orari e luoghi

Il Palazzo del Campidoglio

Roma Capitale vara il suo primo Regolamento per la disciplina del lavoro a distanza, che supera l'attuale Pola (Piano organizzativo del lavoro agile), approvato nel 2022, e che è stato redatto d'intesa con le rappresentanze sindacali. Il provvedimento definisce le modalità di realizzazione del lavoro a distanza - nelle sue due modalità di lavoro agile, ossia lo smart working propriamente detto, che prevede ampia flessibilità di orari e luoghi in cui può essere svolto, e lavoro da remoto, che invece prevede un luogo di lavoro prestabilito e il rispetto degli orari di lavoro - gli obiettivi e i rispettivi obblighi per l'amministrazione e per i dipendenti.

Scopo del nuovo regolamento è anzitutto quello di promuovere la flessibilità nello svolgimento dell'attività lavorativa (ovviamente per tutti i profili professionali che svolgono attività considerate "smartabili"), sfruttando al meglio tutte le opportunità offerte dalle nuove tecnologie al fine di portare a una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Con il lavoro a distanza si vuole poi anche promuovere la mobilità  sostenibile, contenendo gli spostamenti casa-lavoro, incentivare i processi di digitalizzazione delle procedure amministrative e andare verso un'organizzazione del lavoro che stimoli l'autonomia, la responsabilità  e la motivazione del personale.  
Rispetto al precedente Pola il nuovo regolamento prevede alcune novità, tra cui la possibilità per i dipendenti di lavorare a distanza per due giorni a settimana (o 8 giorni in un mese) e la possibilità  di estendere il lavoro a distanza fino a 5 giorni settimanali in alcuni casi specifici (in caso di necessita' di recuperare arretrati o di velocizzazione di procedimenti amministrativi oppure per gravi e documentati motivi di salute del dipendente o in caso di eventi calamitosi e a carattere straordinario e momentaneo). Inoltre, sono state specificate le casistiche che hanno la priorità per l'accesso al lavoro a distanza, come, ad esempio, i dipendenti con figli fino a 12 anni, quelli con disabilita' riconosciuta ai sensi della L. 104/1992, i caregiver, coloro che sono residenti fuori dal Comune o che abbiano compiuto 65 anni di età).

"Sono molto soddisfatto che sia stato approvato oggi per la prima volta un Regolamento specifico che disciplina e organizza le forme di lavoro a distanza, o smart working come si dice colloquialmente, in seno agli uffici di Roma Capitale", dichiara in nota l'Assessore al Personale, Servizi anagrafici ed elettorali, Attuazione del programma di mandato, Comunicazione istituzionale e Decentramento amministrativo, Giulio Bugarini. "Abbiamo lavorato per garantire sempre migliori servizi ai cittadini e contestualmente per aiutare i dipendenti capitolini a coniugare al meglio i tempi di vita e di lavoro - ha aggiunto - in quest'ottica abbiamo voluto aumentare la possibilità  di ricorrere al lavoro a distanza, che abbiamo regolamentato e strutturato, in modo di dotare gli uffici di un'organizzazione del lavoro più moderna ed efficace. Il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere questo importante obiettivo, dagli uffici, alle organizzazioni sindacali, al mio predecessore Andrea Catarci".