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Pubblicato il: 28/12/2024 - Aggiornato il: 01/01/2025
La Redazione
Giubileo, inaugurata la nuova piazza San Giovanni

Il 29 dicembre aperta la Porta Santa

La nuova piazza San Giovanni

Grandi cerchi, fontane a raso, il prato che si alterna a sanpietrini e lastricato in pietra. È la nuova piazza San Giovanni, riqualificata per il Giubileo ed inaugurata sabato 28 dicembre dal sindaco, Roberto Gualtieri, insieme con monsignor Fisichella, il cardinale vicario Baldassarre Reina, l’assessora capitolina ai Lavori Pubblici, Ornella Segnalini, e la soprintendente speciale di Roma, Daniela Porro. 
 

I lavori di riqualificazione sono stati avviati da Roma Capitale a partire da aprile e hanno riguardato il piazzale antistante la Basilica e la manutenzione dell'area davanti alla Scala Santa.  In particolare, è stata riqualificata la pavimentazione mantenendo il verde pubblico.
 

L'intervento si estende su una superficie di 18mila metri quadri e ha avuto un costo complessivo di 15 milioni di euro finanziati con fondi giubilari. Il progetto è stato realizzato dalla società di architettura OneWorks.
 

La nuova pavimentazione richiama i disegni cosmateschi della Basilica, è realizzata con pietre tradizionali romane, come il sanpietrino, la basaltina e il travertino di tre differenti tonalità, intervallata dal manto erboso, per assicurare la permeabilità del suolo. 
 

Le dodici fontane a raso sono state inserite per generare l'effetto di raffrescamento e rendere la piazza uno spazio più vivibile. Le fontane sono dotate di illuminazione per enfatizzare, anche nelle ore notturne l'effetto di rispecchiamento della facciata della Basilica. 
 

Lo stato di avanzamento dei lavori della piazza è arrivato all'85% di esecuzione; da decreto governativo il termine di completamento dell'intero intervento (piazza e area Scala Santa) è previsto entro il primo trimestre del 2025. 


In particolare, sono conclusi i lavori sul lato destro, sul sagrato e sul percorso centrale, a meno di piccole finiture. Sul lato sinistro, sono state completate le sei fontane compresa l'illuminazione, mentre deve essere terminata una parte della pavimentazione e degli inserti a verde. 
 

Per l'apertura della Porta Santa, prevista per domenica 29 dicembre (qui il piano viabilità), l'area sarà fruibile, grazie ad un manto erboso temporaneo. La ripresa dei lavori avverrà a partire da gennaio e sarà portata a termine, senza mai chiudere la piazza alla fruizione pubblica, entro febbraio prossimo. A fianco all'intervento principale, Areti con 550mila euro di fondi giubilari ha realizzato l'ammodernamento dell'impianto di illuminazione artistica della Basilica.  

 

"Ora abbiamo una piazza più adeguata a una basilica importante come San Giovanni in Laterano, più verde, con l'acqua, i prati. Un bellissimo intervento che chiuderemo in anticipo sul cronoprogramma nella sua configurazione finale: era previsto per marzo ma chiuderemo a febbraio". Le parole del sindaco Gualtieri

"Nonostante degli straordinari ritrovamenti archeologici siamo riusciti a configurare la piazza per l'apertura della Porta Santa: un risultato straordinario. Alberi? Non li possiamo mettere - ha risposto - perché ci sono dei vincoli della soprintendenza: non si possono mettere davanti ai monumenti, non è una nostra scelta. Noi cerchiamo di metterne il più possibile, altrimenti mettiamo il prato, l'erba. I reperti archeologici? L'importanza non è tanto nella qualità, perché sono delle mura - ha spiegato ancora Gualtieri - quanto la conoscenza che ci hanno dato di come era il Patriarchium. Poi nel futuro si ragionerà con la soprintendenza se realizzare un futuro accesso sotterraneo. Ma ancora una volta lo scavo ha permesso di mappare ciò che non si conosceva". 

"È bello vedere come i cittadini oggi affollino piazza Pia o via Ottaviano - ha aggiunto il sindaco - Non solo completiamo le opere del Giubileo ma segniamo un modello nuovo per gli interventi urbani che alzano l'asticella della qualità a Roma e diventano esempi paradigmatici di come tutta la città deve essere cambiata". 

"Il concerto del primo maggio si continuerà a svolgere qui. Questa configurazione tiene conto sia del realizzare una piazza al posto di un pratone, che poi d'estate diventava uno sterrato, al servizio degli eventi religiosi ma anche del quartiere. Ma anche una piazza che può essere utilizzata per il concerto o le manifestazioni, cioè possa mantenere la sua funzione civile e democratica, ma con una qualità degna del luogo".

“Da oggi la piazza è di nuovo fruibile, siamo in linea con il cronoprogramma procedurale e finanziario – ha commentato l'assessora Segnalini - Abbiamo lavorato ogni giorno con l'obiettivo di chiudere il cantiere in anticipo, ma l’approfondimento archeologico ha implicato un fermo del cantiere di 92 giorni e un adeguamento progettuale affinché le strutture sottostanti alla pavimentazione non interferissero con le strutture murarie antiche. Sono state studiate nuove soluzioni in grado di raccordare la realizzazione della sistemazione esterna e tutelare i beni archeologici. Il lavoro è complesso, non lo vediamo ma sotto alla pavimentazione ci sono vasche ipogee per: la raccolta dell’acqua, il ricircolo delle fontane, il sistema di impianti per il funzionamento delle fontane stesse, l’invarianza idraulica della piazza e il sistema di irrigazione delle aree erbose. La posa della pietra è un ricamo che richiede particolare competenza e abbiamo trovato maestranze di grande qualità. Entro febbraio – conclude l'assessora - ci sarà  il completamento della pavimentazione”.

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