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Pubblicato il: 23/01/2025 - Aggiornato il: 23/01/2025
La Redazione
Grab, entro aprile terminato il tratto su via di San Gregorio

L'assessore Patané fa il punto in Commissione Trasparenza

Progetto Grab

Per la prima tratta del Grab, in via di San Gregorio, il traguardo è vicino. A fare il punto, ieri, durante la Commissione Trasparenza, è stato l'assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè. Entro il 15 aprile tutti i cantieri di San Gregorio saranno finiti. Anche sul versante Palatino. "Il Grab - ha spiegato - copre 50 dei 93 chilometri complessivi di ciclabili che realizzeremo grazie ai fondi Pnrr. Il 2025 sarà l'anno dedicato al completamento di queste infrastrutture". Probabilmente entro Pasqua saranno finiti anche i lavori sulla pista Monte Ciocci-Vaticano. Tracciato che prolungherà fino al Vaticano l'attuale tracciato che attraversa la Balduina. Patanè ha poi annunciato che stanno riprendendo i lavori sulla ciclabile di via Ostiense e sono aperti quelli per realizzare una pista permanente di 7 km tra piazza Cina e il Torrino. A breve, ha aggiunto l'assessore, dovrebbero iniziare gli interventi per il tracciato tra piazzale Ostiense e piazzale Metronio.

"Uso la bicicletta per 12 km al giorno per andare al lavoro, e 12 km a tornare e so benissimo che come ciclisti rischiamo la vita, specie su alcune strade. Per questo dico che servono molte ciclabili: credo che Roma possa fare lo shift modale con le bici a pedalata assistita o elettriche, i monopattini personali e non solo in sharing. La vicenda che Roma ha i Sette Colli non regge più". Ha detto l'assessore  Eugenio Patanè. "Abbiamo dedicato il lavoro degli uffici nel 2024 a metro e tram. Il ritorno dei tram, tutti e sei, sarà il 10 febbraio - ha detto ancora - Questo può essere l'anno delle ciclabili. Roma ha bisogno di una quantità enorme di km ciclabili. Siamo in una situazione infima: su 5.400 km di strade abbiamo 330 km di ciclabili, una cosa ridicola rispetto a qualsiasi benchmark italiano ed europeo. In tutta la provincia di Milano, grande come Roma, hanno preventivato 850 km. Roma deve preventivarne di più".

 "Ci sono zone dove la sosta standard va garantita - ha detto poi - là dove sono state fatte case non pensate con le autovetture. Ci sono invece delle zone nate dopo il 1965 per le quali non si capisce perché abbiamo un surplus di parcheggi per strada. Non c'è diritto al parcheggio, ricordo, ma alla sosta. Ma spesso il diritto alla sosta non è garantito da chi pensa di poter fermare l'auto per settimane per strada. E chi deve fermarsi un attimo deve mettersi in doppia fila. Noi puniamo quello che sta in doppia fila ma non quello che usa lo spazio pubblico come un garage. Abbiamo strade con palazzi che hanno standard di parcheggio con 4 file di vetture lungo l'asse stradale".