
Progetto MOVE 21
MOVE21 (Multimodal and Interconnected Hubs for Freight and Passenger Transport Contributing
to a Zero Emission 21st Century) è un progetto di innovazione finanziato dalla Commissione
Europea, per supportare le città partecipanti a raggiungere una riduzione del 30% delle emissioni
legate ai trasporti entro il 2030, attraverso l'implementazione di innovazioni legate ai trasporti.
Obiettivo
Il progetto mira a migliorare l'efficienza, l'accessibilità e la capacità di innovazione nei nodi urbani
e nelle aree urbane funzionali, trasformando le città europee e le aree urbane funzionali in nodi
urbani multimodali connessi e neutrali dal punto di vista climatico, per garantire una mobilità e
una logistica meno inquinante.
MOVE21 segue un approccio integrato, in cui tutti i sistemi urbani sono connessi e si rivolge sia al
trasporto merci che a quello passeggeri: tale approccio garantisce che i potenziali effetti negativi
dell'applicazione di soluzioni a zero emissioni in un settore, non vengano trasferiti ad altri settori
ma siano, invece, mitigati e allo stesso tempo garantisce che i sistemi di trasporto diventino più
resilienti.
Il progetto coinvolge in qualità di Living Labs le città di Oslo, Göteborg e Amburgo e in qualità di
Replication Cities: Monaco, Bologna e Roma, tutte città situate lungo il corridoio TEN-T
Scandinavo-Mediterraneo.
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Living Lab
In questi laboratori vengono testati diversi tipi di hub di mobilità e le innovazioni ad essi associate
e vengono impiegati strumenti per raggiungere una mobilità più sostenibile e intelligente.
Le soluzioni proposte sono sostenute da misure politiche coerenti e dall'aumento della capacità di
innovazione delle amministrazioni cittadine e degli ecosistemi locali, risultano pronte per il
mercato, ed hanno dimostrato di funzionare in diversi contesti normativi e di governance.
I Living Labs sono progettati per durare più a lungo di MOVE21, applicando un modello di
partnership autosufficiente.
Le misure e le soluzioni implementate si sono concentrate sul miglioramento dell'accessibilità e su
come affrontare le principali sfide della mobilità urbana: hanno perseguito la riduzione di CO₂ e
NOₓ, l’ottimizzazione dei tempi di percorrenza e l’aumento della capacità dei Comuni di
implementare soluzioni di mobilità sostenibile, attraverso la condivisione di conoscenze e
progressi normativi, nuovi schemi di collaborazione e lo sviluppo di nuovi modelli di business. Le
misure e le soluzioni sono state categorizzate in base ai servizi forniti. La categorizzazione
evidenzia il loro ruolo nel migliorare la connettività dell'ultimo miglio, promuovere la mobilità
attiva e condivisa, integrare soluzioni di logistica e trasporto merci e favorire innovazioni di
governance.
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L'esperienza di Roma: le 3 misure in studio
Roma, nell’ambito del Progetto, ha selezionato tre misure da replicare:
● Park & bike Klippan node sviluppato dalla città di Göteborg
● Distribuzione merci senza emissioni proposto dalla città di Oslo
● Linee guida per la progettazione dei mobility hub, elaborate dalla Città Metropolitana di
Bologna
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Misura 1: park & bike node
Il Park and Bike Node di Klippan, sviluppato dalla città di Göteborg, è stato di ispirazione per la
prima replica: Göteborg ha attuato questa misura con l'obiettivo di aumentare l'offerta
multimodale e di migliorare l'identità del luogo.
Inoltre, l'innovazione del servizio è un aspetto essenziale, in quanto il nodo diventa lo strumento
per la transizione al trasporto multimodale, facilitando l'orientamento tra le diverse scelte
possibili.
Roma ha focalizzato la replica sull’utilizzo delle biciclette cargo in combinazione con il TPL, nell'area
individuata presso la stazione Basilica S. Paolo - Metro B: la scelta dell’area è dovuta alla presenza
dei seguenti elementi chiave:
- Bike Box
- Collegamento alla Metro B
- Parcel Locker
- Punto di interesse turistico (Basilica S.Paolo)
In particolare, Roma ha intrapreso due attività di replica: la prima è associata all'introduzione di un
servizio di bike box per incoraggiare il cambio modale insieme al Trasporto Pubblico Locale (TPL),
la seconda riguarda una sperimentazione di un servizio di noleggio di cargo bike a supporto
dell’hub di San Paolo.
La sperimentazione del servizio cargo bike in sharing
L'iniziativa sperimentale, avviata a settembre 2024 in occasione della Settimana Europea della Mobilità (16-22 settembre) in zona San Paolo, prevede la disponibilità di noleggio gratuito di tre cargo bike a pedalata assistita messe a disposizione dall'operatore Doctorbike per il trasporto di piccoli carichi, sia ad uso privato sia per le consegne degli operatori economici di zona (ad esempio supermercati), per effettuare le consegne di ultimo miglio.
Dato il successo del primo pilot, è stato avviata a fine gennaio 2025 l'estensione della sperimentazione e quindi del noleggio gratuito anche presso il secondo punto di noleggio Doctorbike nel Centro di Roma (Via del Gesù).
In sintesi:
- 3 cargo bike a pedalata assistita per ognuno dei punti di noleggio
- noleggio gratuito per privati ed esercizi commerciali
- possibilità di utilizzo da 1 a 3 giorni
- sperimentazione attiva fino ad aprile
L’inaugurazione di questo nuovo servizio è stata un'occasione di dialogo tra coloro che effettuano
trasporto di beni/merci all'interno del centro storico; si è parlato delle varie tipologie di prodotto
trasportato, evidenziando alcune difficoltà di consegna e distribuzione e, allo stesso tempo, è stato
mostrato interesse verso il potenziale utilizzo delle cargo bike.
Misura 2: distribuzione merci senza emissioni
Roma, in linea con il PULS (Piano Urbano Logistica Sostenibile) approvato, ha selezionato la
proposta di Oslo quale possibile replica, per creare un’area in cui gli spedizionieri possano
collaborare in modo efficiente nella gestione delle merci, testando sistemi informatici per il
trasporto e il consolidamento delle merci, per garantire soluzioni digitali e aumentare
l'interoperabilità tra gli operatori.
La ZTL Tridente rappresenta l’area pilota per proporre questo nuovo modello distributivo,
avvalendosi del redigendo Piano attuativo della logistica zona Tridente e dello stesso PULS che ha
identificato come misure da attuare, le realizzazione di micro hub e la promozione di sistemi
distributivi più sostenibili come le cargo bike, in linea con quanto indicato dalla città norvegese.
L'Agenzia per la pianificazione e i servizi edilizi della città di Oslo sta lavorando inoltre
all’integrazione della logistica urbana nella pianificazione dei trasporti e la pianificazione urbana in
modo più olistico: quest’ultimi aspetti potrebbero essere materia di approfondimento in una fase
successiva alla conclusione di MOVE 21.
Misura 3: linee guida tecniche per la progettazione degli hub di mobilità
La terza misura in esame ha riguardato l’esame e la valutazione delle linee di indirizzo per la
progettazione dei Centri di Mobilità elaborate per l’area metropolitana di Bologna.
Tale documento introduce diversi aspetti innovativi chiave. In primo luogo, prevede lo sviluppo di
uno strumento di progettazione metropolitana su misura per singole entità e comunità locali,
assicurando un'implementazione coerente degli hub di mobilità delineati all'interno del PUMS.
Questa iniziativa ha portato alla creazione di Linee guida complete, facilitando l'istituzione di un
protocollo di intesa con gli operatori ferroviari nazionali. Inoltre, ha portato alla formazione di un
gruppo di lavoro collaborativo composto da diverse entità pubbliche di vari livelli amministrativi,
che lavora in tandem con l'Agenzia locale per la mobilità per il trasporto pubblico. Questo sforzo
collaborativo ha coinvolto sia il settore pubblico che quello privato, unendo le proprie risorse per
garantire i finanziamenti per l'esecuzione delle misure delineate dallo strumento di progettazione.
Infine, è stato organizzato un concorso di progettazione come applicazione concreta delle Linee
guida formulate, che ha prodotto preziose informazioni sul processo di progettazione pratica.
A partire dal mese di ottobre 2023 sono state esaminate in RSM, le linee guida proposte dalla Città
Metropolitana di Bologna, per raggiungere un duplice obiettivo: valutare le linee guida di Roma
relative alla realizzazione di nuovi hub e bike parking, e, nel caso, acquisire i nuovi elementi nella
progettazione dei multimodal hub.
Da questo confronto è scaturito un documento che propone un raffronto tra le Linee di Indirizzo
per la Progettazione di Centri di Mobilità, essenza dell’innovazione presentata dalla Città
Metropolitana di Bologna, ed il PUMS di Roma Capitale, al fine di fornire un supporto al processo
di replica.
Per ogni ambito riguardante:
- domanda di mobilità
- verifiche preliminari
- mobilità pedonale, ciclistica, pubblica, motorizzata e innovativa
- progettazione del verde
- riconoscibilità
- rapporto con il territorio
- la sostenibilità economica
sono emersi elementi comuni ed unici delle guidelines elaborate dalla Città Metropolitana di
Bologna, rispetto alle indicazioni contenute nel PUMS di Roma.