La normativa Europea (GDPR 2016/679) non parla mai di dati sensibili. Questa definizione, ereditata della precedente normativa, è ancora usata per riferirsi ai dati personali che rivelano origine razziale o etnica, credenze religiose o altre convinzioni, opinioni politiche, tesseramento a partiti, sindacati o associazioni, salute e vita sessuale.