Pannelli a messaggio variabile
Le tecnologie ITS per la mobilità sono composte da tecnologie residenti presso la Centrale della Mobilità. Nell’ambito della prima realizzazione della Centrale della Mobilità sono stati realizzati una serie di sistemi, composti - oltre che dalla Centrale di Controllo - da 45 telecamere orientabili a colori (CCTV) su un’infrastruttura di rete in fibra ottica, 90 pannelli a messaggio variabile (PMV), 93 stazioni di misura del traffico (STZ) in grado di monitorare il traffico e la mobilità in tempo reale sui principali itinerari urbani.
Roma Servizi per la Mobilità garantisce la manutenzione operativa e funzionale di tutti gli impianti di controllo luminoso e dei sistemi per la disciplina del traffico sull’intero territorio urbano direttamente attraverso la gestione di contratti pluriennali di manutenzione. L’attività consiste in:
- manutenzione ordinaria: intesa come pronto intervento rivolto all’eliminazione rapida dei guasti agli impianti. Comprende, inoltre, attività di verniciatura, sorveglianza e manutenzione programmata necessarie a mantenere in ottimo stato di conservazione le componenti dei singoli impianti;
- manutenzione straordinaria: attività di adeguamento degli impianti alle norme di legge, forniture ed opere per ripristini dovuti a danni e/o incidenti, trasformazioni impianti da incandescenza a LED, revisione ed ottimizzazione delle regolazioni semaforiche;
- nuove realizzazioni: in accordo con il Dipartimento Mobilità, e a valle dell’individuazione dei finanziamenti necessari, vengono realizzati interventi quali la modifica e la ristrutturazione sostanziale di impianti esistenti o la realizzazione di nuovi impianti/sistemi tecnologici (HW e SW).
Il sistema di trasporto intelligente (ITS) di Roma:
- pannelli a messaggio variabile lungo le principali arterie stradali
- telecamere per la videosorveglianza
- stazioni di misura per il rilevamento dei flussi di traffico
- impianti semaforici centralizzati, varchi elettronici per il controllo e sanzionamento per l’accesso alle Zone a Traffico Limitato e alle corsie preferenziali
- strumenti per il rilevamento del passaggio con il semaforo rosso e il monitoraggio dei tempi di percorrenza e superamento dei limiti di velocità media su tratta
Altrettanto strategico è il ruolo che queste tecnologie assumono nelle attività di informazione al cittadino, sia con gli strumenti di comunicazione gestiti direttamente dall’azienda, sia tramite gli Open data messi a disposizione di sviluppatori.
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Quanti sono, dove sono gli "occhi" che controllano gli accessi alle ZTL e corsie preferenziali.
1. Zone a Traffico Limitato (ZTL)
La ZTL è lo strumento essenziale per l’attuazione della politica di tutela del centro storico di Roma tramite l’installazione di un sistema di varchi elettronici per il monitoraggio e il controllo del traffico. Il sottosistema prevede l’utilizzo di 50 varchi sulle strade di accesso alla ZTL che rilevano per via telematica la targa del veicolo in infrazione, attivando la procedura di sanzionamento prevista dalle normative in vigore. In seguito ai buoni risultati ottenuti con la ZTL Centro Storico è stata istituita una nuova Zona a traffico Limitato, la ZTL Trastevere, entrata in esercizio il 28 luglio 2006 e composta da 12 varchi su tutte le strade di accesso al rione controllate dal sistema esclusivamente per via ottica. Inoltre, le stazioni di misura, anch'esse collegate con il sistema, operano una classificazione dei veicoli in accesso alla ZTL di Trastevere. Un’importante novità è stata l’installazione su tutti gli accessi di pannelli a messaggio variabile in prossimità del varco, che hanno la funzione di segnalare agli utenti lo stato di attività del varco stesso. Sono stati inoltre realizzati e attivati 10 varchi elettronici a protezione della ZTL San Lorenzo, 10 varchi della ZTL Testaccio e i primi 21 varchi che controllano gli accessi nella ZTL AF1 VAM.
2. Corsie preferenziali
Al fine di migliorare le prestazioni del trasporto pubblico di superficie, Roma Servizi per la Mobilità ha messo in campo l'uso delle tecnologie ITS per il rilevamento ed il sanzionamento dei veicoli non autorizzati al transito sulle corsie preferenziali. L’evoluzione del sistema ha consentito di estendere il rilevamento anche a ciclomotori e motoveicoli. I primi sistemi per il controllo con telecamera delle corsie preferenziali sono stati installati nel centro storico. A seguire sono stati installati a presidio di importanti assi viari di snodo del trasporto pubblico e poi completata l'estensione ad altre corsie preferenziali della città.
Inoltre sono attive delle telecamere a monitoraggio di alcune piste ciclabili per contare i veicoli in transito.
3. Videosorveglianza
Il sistema di monitoraggio del traffico attraverso telecamere è stato concepito come complemento degli altri sistemi automatici di raccolta dati sulla mobilità urbana.
Il sistema era composto inizialmente da 45 telecamere a colori analogiche motorizzate gestibili da remoto in termini di brandeggio e zoom da parte degli operatori della Centrale della Mobilità e dal personale della Sala Operativa “Lupa” della Polizia Locale Roma Capitale. Le telecamere erano, progettate nell’abito degli interventi per il Giubileo dell’anno 2000 erano dislocate nei dintorni delle aree basilicali, negli incroci ad elevata criticità.
I segnali video ed dati di brandeggio venivano trasmessi alla Centrale della Mobilità mediante una rete in fibra ottica proprietaria realizzata contestualmente, le cui dorsali principali erano state installate all’interno delle gallerie della metropolitana delle linee A e B e le cui diramazioni raggiungevano in superficie una serie di incroci posti in prossimità di alcune fermate delle linee A e B della metropolitana. (S. Paolo, Circo Massimo, Colosseo, Cavour, Policlinico, Ottaviano, Flaminio, Vittorio Emanuele, S. Giovanni, Re di Roma.
Nel 2009 il sistema è stato completamente ristrutturato ed esteso: sono state aggiunte 31 nuove telecamere e sostituite le 45 esistenti, per un totale di 76 telecamere, adottando sia per le vecchie che per le nuove telecamere con funzionalità analoghe inntermini di brandeggio e zoom ma di tipo digitale ed estendendo la rete in fibra ottica lungo la Tangenziale Est, il Muro Torto e Viale P. Togliatti e convertendola in una rete locale estesa ad area urbana (UAN).
Nel 2020 infine attraverso due differenti interventi sono state aggiunte ulteriori 28 postazioni connesse però attraverso la rete radiomobile. Queste ultime postazioni sono dotate anche di funzionalità di analisi video in grado di acquisire sia dati relativi alla mobilità di interesse trasportistico come i flussi veicolari attraverso la sezione stradale inquadrata che di rilevare e segnalare al centro l’insorgere di situazioni anomale e potenzialmente pericolose come congestioni e/o incidentii.
Stazioni di misura
Il sistema di monitoraggio è composto da 93 stazioni di misura sezioni stradali monitorate attraverso sensori posti sotto il manto stradale, i cui dati vengono trasmessi alla Centrale della Mobilità. I sensori forniscono dati con frequenza di aggiornamento di 5’ durante le 24 ore, alimentando un database relazionale all’interno del quale confluiscono anche i dati di traffico acquisiti dal sistema di regolazione semaforica, dai varchi elettronici e dal sistema dei pannelli a messaggio variabile. L’integrazione a livello centrale (supervisore) avviene attraverso la rappresentazione georeferenziata della rete stradale che correla in modo univoco i dati provenienti dall’insieme dei circa 2500 sensori installati su strada con gli archi della rete stessa. I dati, pertanto, oltre ad essere memorizzati all’interno di un archivio “storico”, sono rappresentati in tempo reale su un database cartografico (GIS) a disposizione degli operatori della Centrale della Mobilità offrendo una "fotografia" dello stato di servizio della rete stradale. Le informazioni acquisite sono relative ai flussi veicolari espressi in veicoli/ora, le velocità espresse in Km/h e il tasso di occupazione espresso come valore percentuale.
Le stazioni di misura forniscono misure e dati della velocità, dell’occupazione dei flussi e classificazione veicolare. I dati vengono acquisiti e memorizzati su una base temporale di 5’ e di 15’ durante le 24 ore, alimentando un database relazionale all’interno del quale confluiscono anche i dati di traffico acquisiti dal sistema di regolazione semaforica, dai varchi elettronici e dal sistema dei pannelli a messaggio variabile. Alle 93 stazioni di misura basate su spire elettromagnetiche sono stati aggiunti 17 sensori basati su analisi delle immagini. L’integrazione a livello centrale (supervisore) avviene attraverso la rappresentazione georeferenziata della rete stradale che correla in modo univoco i dati provenienti dall’insieme dei circa 2.500 sensori installati su strada con gli archi della rete stessa. I dati, pertanto, oltre ad essere memorizzati all’interno di un archivio “storico”, sono rappresentati in tempo reale su un database cartografico (GIS) a disposizione degli operatori della Centrale della Mobilità offrendo una "fotografia" dello stato di servizio della rete stradale. Le informazioni acquisite sono relative ai flussi veicolari espressi in veicoli/ora, le velocità espresse in Km/h e il tasso di occupazione espresso come valore percentuale.
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