Conti "Per la Termini-Tor Vergata soluzione condivisa con l'Università"
E' stata la riunione della commissione capitolina Mobilità l'occasione per fare il punto sulle quattro nuove tramvie di Roma. A partire dalla tramvia Togliatti sulla quale l'assessore alla Mobilità Eugenio Patané ha indicato un cronoprogramma sulla distanza dei 16 mesi. "Fare tutta la tramvia Togliatti entro giugno 2026. Questa è un'opera molto semplice - ha spiegato Patané perché va su sede dedicata. Sarà servita dai primi 10 convogli tramviari che arriveranno entro giugno 2026 da Caf, che ha vinto la gara". "Sulla Togliatti è stata finita tutta la parte dei sondaggi e delle verifiche sul cavalcavia della A24, piuttosto che di bonifica delle aree che erano in parte discarica e in parte con vegetazione che impediva l'inizio dei lavori - ha aggiunto Patané - Dal 3 marzo abbiamo iniziato le cantierizzazioni da Ponte Mammolo a via Alberini. L'idea è avere una prima fase fino al cavalcavia della A24, fare gli scavi, e in parallelo progettare in maniera definitiva ed esecutiva le altre parti e lavorare in parallelo su 5 fasi di cantierizzazione".
"Ieri sera abbiamo sentito la Sovrintendenza per incontrarci sulla Termini-Tor Vergata, c'è stata l'ultima riunione con l'Università e abbiamo condiviso la soluzione. Abbiamo chiamato la Sovrintendenza per fare vedere la soluzione che già era stata palesata". Così ha dichiarato in commissione Maria Lucia Conti, commissaria di governo alle 4 tramvie romane (Termini-Tor Vergata, Termini-Vaticano-Aurelio, Tiburtina-Verano e Togliatti). Ha poi spiegato l'assessore Patané: "A dicembre scorso l'Università di Tor Vergata ha chiesto delle modifiche al progetto per realizzare un'opera d'arte abbastanza costosa e impattante dal punto di vista amministrativo ossia la possibilità di fare passare la linea tramviaria non più a raso ma con un ponte sopraelevato che oltrepassasse viale della Sorbona, in zona Tor Vergata su terreni dell'Università".
Questo, ha ricordato Patané, ha comportato problemi dal punto di vista economico e amministrativo: "Un'opera d'arte di questo tipo costa circa 10 milioni in più al preventivato e poi la realizzazione di ponte come questo ci costringe a richiedere pareri di diverse istituzioni e poi anche pareri di valutazione di impatto ambientale devono essere rifatti perché è una novità rilevante".
Il problema economico è stato risolto in questo modo: "In un primo tempo credevamo di dover spendere di più per il deposito di Centocelle, perché si pensava che gli immobili lì esistenti fossero vincolati e non potessero essere demoliti - ha spiegato Patané - Invece poi si è scoperto che gli immobili non erano vincolati, potevano essere oggetto di demolizione e ricostruzione del deposito con notevoli economie. Queste economie saranno utili per realizzare il ponte su viale della Sorbona con i costi ulteriori che comporta. Il prossimo passaggio sarà interloquire con la Sovrintendenza per capire cosa ne pensa". Passaggio già effettuato dalla commissaria che ha anche "chiesto al ministero la proroga del tempo per l'aggiudicazione - ha spiegato Conti- perché dobbiamo riaprire la procedura in regione. Stiamo aspettando la Sovrintendenza per depositare il nuovo progetto in modo che tutto sia condiviso". Per bandire la gara bisognerà attendere almeno l'inizio dell'estate: "La Regione almeno altri 3 mesi se li prenderà per chiudere la valutazione d'impatto ambientale - ha precisato Patané - Aprile, maggio e buona parte di giugno verranno presi per la chiusura del procedimento unico autorizzativo. A quel punto penso si possa andare in gara per scegliere, attraverso la procedura competitiva, l'associazione di imprese o l'impresa che realizzerà l'opera". Intanto, secondo il commissario di governo, "una volta che abbiamo il progetto definitivo si può scegliere se appaltare per singoli lotti, in modo da dare attuazione alle parti più innovative su quei terreni di proprietà del Comune di Roma: abbiamo 180 ditte espropriate. La procedura si può attivare una volta chiusa la fase regionale. Potremmo dividerlo per lotti, come diceva l'assessore Patané, e intanto intervenire sulle parti del Comune di Roma. E' partita la richiesta ai beni culturali per il deposito di Centocelle, per le parti vincolate e non vincolate del complesso".
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