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Pubblicato il: 20/05/2025 - Aggiornato il: 20/05/2025
La Redazione
A Oslo il dibattito sul futuro del trasporto pubblico in ambito urbano

Sostenibilità e accessibilità, le parole chiave dell'assemblea Upper

un momento dell'assemblea Upper

Insolitamente calda con i suoi 24 gradi, silenziosa (e questa non è una novità, vista la massiccia presenza di mezzi elettrici), con ampie porzioni di città a 30 km/h e dedicate a chi si sposta a piedi, in bici o in monopattino, Oslo sta ospitando la sesta assemblea generale del progetto europeo Upper, dedicato alla crescita del trasporto pubblico in ambito urbano

Nella capitale della Norvegia, dove oltre il 70 per cento degli spostamenti avviene con il trasporto pubblico, a piedi o in bicicletta, e più in particolare nella sede di Ruter, l'autorità locale per il tpl, si stanno ritrovando i delegati e i principali attori della mobilità, in rappresentanza di 10 tra città e regioni del "Vecchio Continente". 

Roma è presente con il Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti e Roma Servizi per la Mobilità. 

C'è poi TTS Italia, l'Associazione nazionale per la telematica per i trasporti e la sicurezza. L'assemblea è in calendario due volte l'anno, per permettere alle realtà coinvolte di raccontare, e così mettere a fattor comune, le misure che stanno portando avanti per mettere la mobilità condivisa al centro degli spostamenti urbani. 

Come gli altri centri coinvolti in Upper, Oslo mette il trasporto pubblico al centro delle proprie scelte di mobilità sostenibile. La città conta poco più di 700mila abitanti, per oltre 1,3 milioni di spostamenti giornalieri. La gran parte, coperti da soluzioni "verdi", che includono lo sharing e altre forme di trasporto, come i traghetti, che collegano il centro con le isole vicine. Un punto di particolare di attenzione, è posto dall'Amministrazione al tema dell'accessibilità universale. 

In questo senso, nel corso dell'assemblea Upper un prezioso momento "nei panni degli altri" è stato dedicato proprio alle difficoltà che possono incontrare i viaggiatori con disabilità, non vedenti o sulla sedia a rotelle, quando utilizzano i mezzi pubblici. Un viaggio "a occhi chiusi", o tra barriere, architettoniche e non solo, per capire davvero cos'è, o cosa dovrebbe essere, una città accessibile.

Ma che cos'è Upper? Progetto finanziato dalla Commissione europea, mette al centro il rafforzamento del trasporto pubblico in ambito urbano (aumentandone e l'uso e la soddisfazione da parte dei viaggiatori), come strumento per raggiungere la sostenibilità e, in particolare, la cosiddetta neutralità climatica: taglio delle emissioni inquinanti entro il 2030, "zero emissioni", ovvero punto di equilibrio tra quanto inquiniamo e quanto siamo capaci di assorbire questo inquinamento, entro il 2050.

Il progetto Upper, quadriennale, è partito nel 2022 coinvolgendo Roma e altre 9 tra città e regioni europee, ovvero Valencia, Oslo, Versailles-Ile de France, Mannheim, Lisbona, Budapest, Leuven, Regione di Hannover e Salonicco. Realtà diverse per dimensioni, politiche, servizi e scelte di mobilità, livelli di inquinamento. 

Realtà chiamate a sperimentare, confrontarsi e condividere le azioni messe in campo per supportare e migliorare la mobilità in ambito urbano. Dalla moderazione del traffico ai nodi intermodali (dove diverse soluzioni di trasporto si incontrano e integrano); dalle infrastrutture alle tecnologie, all'informazione (centrale anche per orientare i cittadini e le loro scelte di mobilità). 

Ad accumunare ogni misura nell'ambito di Upper, l'obiettivo di allontanare le persone dalle auto e portarle il più possibile verso la mobilità condivisa, considerata un diritto universale e che quindi deve, necessariamente, essere del tutto accessibile. 

Tornando alle misure attuate, o in corso, Roma ha condiviso alcune delle sue esperienze recenti. 

Ad esempio, l'isola ambientale di Fonte Meravigliosa e la Zona 30 di Casal Monastero (maggiore spazio a pedoni e ciclisti, riduzione dello spazio destinato alle auto e dei limiti di velocità); i nuovi parcheggi di scambio auto-trasporto pubblico, con le aperture sulla metro B1; il progressivo rinnovo della flotta dei bus, puntando in particolare sui mezzi elettrici e ibridi; i progetti e i cantieri per le nuove tranvie e i prolungamenti delle metropolitane. 

In occasione di grandi eventi sportivi, come gli Internazionali di tennis appena conclusi, o la finale di Coppa Italia di calcio maschile, o ancora il Sei Nazioni di rugby, la Capitale con Roma Servizi per la Mobilità ha anche sperimentato e proposto la guida "Roma Gioca Sostenibile", integrando diverse soluzioni di mobilità condivisa per raggiungere l'area del Foro Italico.

dall'inviato Simone Colonna
 

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