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Pubblicato il: 26/10/2023 - Aggiornato il: 27/10/2023
La Redazione
Cantiere piazza Pia, Gualtieri: “Entro dicembre 2024 lavori terminati”


Prima lo spostamento dei collettori, poi lo scavo vero e proprio. A piazza Pia, il cantiere per realizzare il sottopasso veicolare e lo spazio pedonale in superficie procede secondo il cronoprogramma previsto. E’ quanto hanno verificato nella mattina del 26 ottobre, nel corso di un sopralluogo, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri insieme con l’assessore ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini, l’amministratore delegato di Anas Aldo Isi e monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione.

Per dicembre 2024, il cantiere "sarà finito assolutamente – ha assicurato il sindaco Roberto Gualtieri- stiamo monitorando con grande cura per essere in tabella di marcia e finire per tempo. Sarà un risultato straordinario: partire a gennaio del 2023 con un'opera così imponente e realizzarla in meno di due anni è in tempi da record. Ringrazio tutti quelli che ci stanno lavorando", ha concluso. 

Il cantiere, avviato lo scorso 22 agosto e finanziato con 70 milioni di euro, è nella sua fase propedeutica con lo spostamento dei collettori. Poi inizierà lo scavo vero e proprio del nuovo tunnel per il sottovia che andrà a collegarsi con quello di lungotevere in Sassia, già esistente. "Sono state sistemate 11 pompe per spostare 220-230 tonnellate di acqua dai due collettori – ha spiegato l’assessore Ornella Segnalini – e adesso si procederà allo spostamento dei collettori i quali fanno fronte anche ad eventuali bombe di acqua e scaricano nel Tevere. Poi si procederà a scavare il tunnel".

"In questi mesi - spiega una nota del Campidoglio - per poter effettuare lo spostamento dei collettori fognari, che si trovano sulla direttrice del futuro sottovia, è stato necessario svolgere alcune lavorazioni fondamentali: il trasporto eccezionale in cantiere delle 11 pompe di sollevamento dall’Olanda; la fondazione della soletta di alloggiamento delle pompe realizzata su circa 200 micropali della profondità di 8 metri e considerando il peso complessivo delle 11 pompe, pari a 220-230 tonnellate, la predisposizione della soletta ha richiesto particolari lavorazioni; posizionamento delle 11 pompe sopra la soletta, compresi i gruppi elettrogeni, i serbatoi e i quadri. Le pompe di sollevamento rivestono un ruolo importantissimo. Una volta attivate, si sostituiranno alla funzione dei collettori per non interrompere mai lo smaltimento delle acque, anche in caso di forti piogge; si attiveranno autonomamente in funzione delle portate idriche rilevate in tempo reale ed entreranno in funzione entro metà novembre. In questa fase dei lavori Anas sta procedendo al completamento dell’assemblaggio delle pompe, all’installazione della palificata lungo i muraglioni del Tevere per consentire l’allargamento dello scavo e allo spostamento delle diverse interferenze presenti".
 

Una passerella pedonale vicino al Passetto di Borgo

Con il procedere del cantiere a piazza Pia, resta sotto osservazione la mobilità dell’area. Una novità è la passerella pedonale provvisoria tra i giardini di Castel Sant'Angelo e via della Traspontina per dividere il flusso pedonale dal traffico dei veicoli a ridosso del cantiere. "Consentirà ai pedoni, verso e da San Pietro - spiega ancora una nota del Campidoglio - l’attraversamento della piazza. Con l’apertura della passerella, l’area di cantiere viene estesa fino al Tevere, inglobando l’attuale passaggio che fino ad ora ha diviso in due parti la zona dove si svolgono i lavori. Da oggi, infatti, i pedoni per attraversare la piazza, passeranno sopra il fossato di Castel Sant’Angelo in totale sicurezza. La passerella è situata in adiacenza al Passetto di Borgo e vi si accede dai Giardini di Castello e da Borgo Sant’Angelo. La struttura, dove si calcola che transiteranno circa 30.000 persone al giorno, è larga 9 metri e lunga 35".
“Sarà molto utile per raggiungere via della Conciliazione – ha sottolineato il sindaco Gualtieri - è uno degli interventi di mitigazione dei disagi. La passerella è molto importante per i pedoni, riducendo gli attraversamenti pedonali si intralcia di meno il traffico su alcuni punti". 
 

Il monitoraggio dei tempi per il traffico

Sul versante della viabilità e dei tempi di percorrenza dell’area attorno al cantiere "abbiamo aggiornato il monitoraggio dell'impatto dei cantieri – ha sottolineato Gualtieri - l'ultimo dato indica un aumento dei tempi per attraversare la Transpontina, un percorso di 3 chilometri: una media di due minuti in più. Siamo passati da 6 a 8 minuti, due minuti in più. Su tutti gli itinerari il peggiore ha un delta di aumento comunque inferiore al 30%". "Lavoreremo per continuare a ridurlo - ha aggiunto - Ora possiamo non parlare più di stravolgimento del traffico, ma di una congestione fisiologica rispetto ai timori che anche noi nutrivamo per un intervento di questa portata. Continueremo nel lavoro di affinamento degli itinerari per ridurre ancora i disagi".

Proprio sulle modalità di organizzazione del cantiere, Aldo Isi, amministratore delegato di Anas, ha spiegato che “si lavora su due turni diurni, dalle 6 alle 20. Il terzo turno, notturno, lo attiveremo nel caso in cui dovessimo verificare che è necessario recuperare alcune tempistiche. In questo momento però siamo in linea con i tempi previsti e quindi procediamo su due turni diurni". 

Ma i lavori per il Giubileo non si fermano al mega-intervento su piazza Pia che realizzerà una grande piazza pedonale di collegamento tra Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione e quindi con la Basilica di San Pietro. E’ stato monsignor Rino Fisichella, delegato della Santa Sede al Giubileo 2025, a ricordare che a gennaio partiranno i lavori per la riqualificazione di piazza San Giovanni, mentre proprio nei prossimi giorni è in programma una riunione per piazza Risorgimento “l'impatto sul traffico sarà ridimensionato, verrà rifatta la piazza e la cosa più importante è la parte verso Porta Sant'Anna. Certamente la città è più trafficata - ha aggiunto - ma io credo che vada fatto appello alla pazienza dei romani. Noi romani siamo abituati a tanti cantieri, però sappiamo anche che la città diventerà più bella e praticabile. Ancora qualche mese di pazienza e poi arriveremo al dunque. I romani sono sempre stati accoglienti e quindi sanno cosa significa accogliere milioni di pellegrini e turisti. Ma una città più bella è anche una città più vivibile”.

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