Il decreto Infrastrutture, approvato dal Parlamento, porta con sé anche alcune novità in materia di Codice della Strada, in vigore dal 10 novembre. Ne ripercorriamo alcune.
Cellulari alla guida. Ora la sanzione per chi, al volante, si distrae, vale per qualsiasi tipo di dispositivo elettronico (tablet, pc portatili e tutti ciò che comporti, oltre alla distrazione, l'allontanare le mani dal volante). Parcheggi. Chi lascia l'auto in un parcheggio riservato a una persona con disabilità, ora rischia una multa fino a quasi 700 euro e 6 punti in meno sulla patente.
Strisce pedonali. La precedenza va data al pedone che sta attraversando, ovviamente, ma anche a chi si trova all'inizio delle strisce e si prepara a farlo. Casco in moto. Multa anche al conducente, sempre, se il passeggero è senza casco. Prima la multa al guidatore scattava in automatico solo col passeggero minorenne.
Monopattini elettrici. La velocità nelle aree pedonali viene mantenuta a 6 chilometri orari, mentre negli altri casi il limite massimo consentito viene portato da 25 a 20 chilometri orari. Stop al posteggio selvaggio e al contempo individuazione, da parte delle Amministrazioni comunali, di aree dedicate proprio al parcheggio di questi mezzi. Sui marciapiedi non si può parcheggiare, se non in specifiche aree individuate dal Comune. E' comunque consentita la sosta negli stalli riservati a bici, ciclomotori e motoveicoli. Da ricordare, tra gli altri, il divieto di trasportare altre persone od oggetti, circolare sui marciapiedi o contromano. Ancora a proposito di monopattini, dal prossimo luglio quelli nuovi dovranno obbligatoriamente avere i freni su entrambe le ruote ed essere dotati di frecce. I mezzi già in circolazione dovranno adeguarsi per il gennaio del 2024.
Alla guida. La durata del foglio rosa viene allungata a un anno e per l'esame della patente B vengono concessi tre tentativi e non più due. Auto elettriche. Il veicolo si potrà lasciare nello stallo dedicato alla ricarica della batteria solo per il tempo necessario alla ricarica stessa. Prevista la possibilità di installare telecamere per chi attraversa, in divieto, un passaggio al livello.
Infine, ogni anno i comuni dovranno pubblicare, sul proprio sito, a cosa sono stati destinati gli incassi delle multe.