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Spes non confundit, la speranza non delude. E' il titolo della Bolla consegnata ieri da Papa Francesco, in una cerimonia nell'atrio della Basilica di San Pietro, ai vescovi e ai cardinali dei cinque continenti per l'indizione ufficiale del Giubileo. La Porta Santa si aprirà il prossimo 24 dicembre per poi richiudersi il 6 gennaio 2026.
Il Giubileo avrà come filo conduttore il tema "Pellegrini di speranza" in riferimento ai fedeli che giungeranno a Roma, ma anche a coloro che lo celebreranno nelle Chiese all'estero. Una novità di questo Anno Santo sarà l'apertura di una Porta Santa in carcere. E un punto cruciale della Bolla è la richiesta ai Governi di amnistie o condoni di pena per i detenuti. Tra le proposte, quella di un Fondo mondiale per eliminare la fame con i soldi delle armi.
Il 29 dicembre, il Pontefice aprirà la Porta Santa di San Giovanni in Laterano, il Primo gennaio a Santa Maria Maggiore e il 5 gennaio a San Paolo fuori le Mura. Queste tre Porte Sante saranno chiuse entro domenica 28 dicembre 2025.
“La Bolla con cui Papa Francesco ha indetto il Giubileo del 2025 - ha dichiarato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e commissario straordinario al Giubileo - offre uno straordinario messaggio di speranza. L’invito a “riscoprire la speranza, ricostruire la speranza, annunciare la speranza” parla alla Chiesa, ai fedeli e a tutta l’umanità. Siamo tutti chiamati a trasformare i “segni dei tempi” in “segni di speranza” per la pace, per la vita, per i giovani, per i più fragili: detenuti, ammalati, migranti, anziani, poveri. Ancor più l’impegno che ci attende dovrà essere quello di rendere Roma e i cammini giubilari accoglienti per i pellegrini, perché possano nel modo migliore portare dentro di sé la bellezza insieme alla preghiera, e al tempo stesso operare perché gli appelli per la speranza lanciati dal Santo Padre possano trasformarsi in azioni reali e concrete.”