Nuovi autobus elettrici, più tram, piste ciclabili. Alcune delle leve su cui poggia il piano di rilancio, in chiave più sostenibile, della mobilità romana. A parlarne Stefano Brinchi, presidente e amministratore delegato di Roma Servizi per la Mobilità, in un’intervista rilasciata al portale web di Eurocities (eurocities.eu), la rete che mette insieme oltre 200 città europee in 38 Paesi per condividere informazioni, esigenze ed esperienze in tema di cambiamento climatico, uguaglianza sociale ed economia.
L’obiettivo principale dell’Amministrazione è fornire una rete di trasporto pubblico che rappresenti una reale ed efficiente alternativa al mezzo privato. Migliorare la mobilità attuale e poi innovare. Ad esempio, con gli autobus a idrogeno o con quelli che utilizzano i cosiddetti super-condensatori.
Una sperimentazione, in questo senso, dallo scorso ottobre ha interessato la linea 64 Termini-San Pietro. Qui viaggia uno “smart bus” completamente elettrico e privo di batterie. L’autonomia, che può variare fra i 25 e i 45 chilometri, è garantita da questo super-condensatore che viene caricato in pochi minuti tramite l’uso di un pantografo installato sul tetto del veicolo. “Abbiamo installato una stazione di ricarica elettrica veloce al capolinea del 64 a San Pietro.
Una volta che il veicolo arriva, viene collegato lì per alcuni minuti per ricaricare il super-condensatore”, spiega Brinchi. Rispetto ai caricabatteria, il super-condensatore è più leggero in modo che l’autobus possa caricare alcuni passeggeri in più lungo il suo percorso. Inoltre, questi dispositivi possono ricaricare un autobus circa 100.000 volte durante la loro durata rispetto alle 7.000 delle batterie. E una volta smaltito, ogni parte può essere riciclata. Parallelamente, Roma Servizi per la Mobilità lavora sugli autobus a idrogeno. Un’innovazione, che guarda anche al prossimo futuro, con un evento come il Giubileo del 2025 che richiamerà in città milioni di persone.