Trentacinque grandi aree di sosta per un totale di circa 15mila posti auto, gratuiti per gli abbonati Metrebus sia annuali sia mensili e con una quota variabile di stalli per le persone con disabilità. Sono i tratti essenziali dei parcheggi di scambio del Comune di Roma, gestiti da Atac.
Ma cos’è un parcheggio di scambio e chi li ha “inventati”? Dei primi “park and ride” in area europea si ha notizia tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento nei Paesi del nord e in particolare in Gran Betagna.
Un parcheggio di scambio è un’area limitrofa alle infrastrutture e agli snodi del trasporto pubblico dislocati nei quartieri più lontani dal Centro, a servizio dei pendolari che utilizzano per il proprio percorso quotidiano sia l’auto privata sia una metro o una ferrovia.
Lasciata l’auto nel parcheggio, i pendolari “scambiano” con il trasporto pubblico per raggiungere poi le zone più centrali della città. Una modalità che nei numeri di utilizzo si traduce (stando alla Carta Atac della qualità dei servizi pubblicata nel 2023) in poco più di 13mila ingressi al giorno. Di questi, il 92 per cento è composto da abbonati Metrebus e da coloro che hanno una esenzione a vario titolo, a partire dalle persone con disabilità.
I parcheggi di scambio gestiti da Atac si trovano nell’area delle stazioni metro/ferroviarie di Anagnina, Arco di Travertino, Battistini, Borghesiana, Cipro, Cinecittà, Fontana Candida, Giardinetti, Grotte Celoni, Jonio, La Celsa, La Giustiniana, La Storta, Labaro, Laurentina, Magliana, Montebello, Nuovo Salario, Ostiense, Togliatti, Pantano, Ponte Mammolo, Rebibbia, Santa Maria del Soccorso, Saxa Rubra, stazione Nomentana, stazioni San Pietro e Tiburtina, Villa Bonelli e Vitinia. Proprio nel parcheggio di Laurentina, è stato riaperto il settore B, rendendo di nuovo disponibili 225 posti.
Gli abbonati Metrebus possono sostare gratuitamente e per accedere ai parcheggi automatizzati è sufficiente utilizzare la proprio card elettronica dell’abbonamento al tpl. Differente, invece, la procedura per i parcheggi non automatizzati: in questo caso, gli abbonati devono essere in possesso di un contrassegno, il “Metrebus Parking”, che va esposto sul cruscotto nelle ore di sosta. Obbligo per tutti, tranne per le persone diversamente abili che debbono esporre il loro contrassegno speciale di circolazione.
Ma come si richiede il Metrebus Parking? Basta presentare l’abbonamento e lo scontrino che attesta il pagamento in una delle biglietterie Atac abilitate al rilascio oppure in uno dei parcheggi di scambio dove è presente il personale.
Per tutti gli altri, le tariffe per i parcheggi di scambio sono di 1,50 Euro per dodici ore consecutive di sosta e di 2,50 Euro per sedici ore. Per avere maggiori informazioni si può consultare il sito atac.roma.it.