Il Giubileo alle porte, le scadenze del Pnrr, l’omogeneità dei fondi utilizzati. Sono le motivazioni alla base del rinvio per la realizzazione della Tva. La posa della “prima pietra” per il cantiere della Termini-Vaticano-Aurelio era prevista il prossimo anno con l’obiettivo di terminare una prima fase di lavori, tra Termini e largo Argentina,
per dicembre 2024.
Ora il programma cambia. La Tva, secondo le parole del sindaco Roberto Gualtieri, è solo rinviata, non accantonata. Invece di utilizzare, per la tranvia Tva, una parte di fondi Pnrr che hanno scadenze stringenti e una parte di fondi del ministero dei Trasporti, “abbiamo chiesto al ministero dei Trasporti, insieme alla commissaria
di Governo alle tranvie - ha spiegato Gualtieri intervenendo la scorsa settimana alla seduta straordinaria dell’Assemblea Capitolina dedicata proprio alla Tva - la rimodulazione delle fonti di finanziamento per la linea. Il Mit ora dovrà accettarla. La proposta non comporta alcun definanziamento dell’opera, ma un’armonizzazione
delle fonti di finanziamento tra la stessa linea e la tranvia di viale Palmiro Togliatti”.
La Tva è stata suddivisa in due lotti: il primo tratto, Termini-piazza Venezia, finanziato dal Pnrr e l’altro tratto sino ad Aurelio da fondi ministeriali. Ma le scadenze del Pnrr sono stringenti, con l’aggiudicazione entro il 31 dicembre e la conclusione dei lavori entro giugno 2026. Per evitare di mettere in crisi il progetto, la Tva verrà finanziata con fondi tutti di provenienza dal ministero dei Trasporti, mentre il finanziamento della tranvia Togliatti, sempre secondo le parole dello stesso sindaco Gualtieri, diventa “tutta Pnrr”. Un modo per mettere in sicurezza il progetto della Termini-Vaticano-Aurelio dalle scadenze del Pnrr, considerando che durante il Giubileo il
cantiere in Centro non potrebbe restare aperto. Al contrario dei lavori per la tranvia Togliatti che non dovranno essere interrotti per l’Anno Santo.