Ridurre la velocità, ma anche lo spazio dedicato e il numero di auto presenti in città, aumentare la sicurezza. Con questi obiettivi si sta muovendo l'Amministrazione. Lo hanno ribadito ieri (mercoledì 15 marzo, ndr), in Campidoglio, nel corso di convegno "Roma città 30", l'assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè, e la presidente di Roma Servizi per la Mobilità, Anna Donati.
Al convegno, moderato dal giornalista Luca Valdiserri (papà di Francesco, che ha perso la vita investito da un'auto), hanno portato la loro esperienza e i loro progetti anche le città di Bologna e Milano, l’associazione Salvaciclisti e la fondazione Scarponi.
"Al contrario di quello che si dice - ha sottolineato Patanè - alcune zone 30 Roma le ha già realizzate e continuerà a realizzarle nell'ambito delle isole ambientali. Ne abbiamo in progettazione 69. Di queste 30 sono già state affidate e tutte le 69 isole ambientali diventeranno zone 30 automaticamente". Le isole ambientali sono progettate da Roma Servizi per la Mobilità.
"Fino a questo momento sono state perimetrate, però devono essere progettate al loro interno con ciclabili, zone pedonali, marciapiedi e, appunto, con la riduzione della velocità a 30 chilometri l'ora".
"Roma ha una media di incidenti stradali quasi pari alla media delle altre città in termini di percentuali, ma ha un dato negativo sull'eccessiva mortalità di pedoni e ciclisti - ha aggiunto Patanè - le zona 30 aiuteranno a ridurre quel differenziale di velocità. Partiamo con le 69 isole ambientali per arrivare ad immaginare una città che sulla viabilità secondaria può essere zona 30. Per le zone a viabilità primaria, invece, questo non è immaginabile, perché sulla viabilità primaria ci sono funzioni che non sono compatibili con le zone 30. Penso agli autobus, alle linee express, ai tram, oltre al fatto che ci sono strade a scorrimento veloce che non consentono alcun tipo di limitazione del traffico".
Ma quali saranno le nuove zone 30 di Roma? "La più centrale sarà l'isola ambientale dell'Ansa Barocca - ha fatto sapere Anna Donati - ma altre sono sul punto di partire: da quella su viale Ratto delle Sabine a Casal Monastero, a quella del Quadraro, il cui intervento si è fermato a metà per un contenzioso. Ed ancora: a Fonte Meravigliosa dove si sta per chiudure la progettazione definitiva e a piazza dei Ravennati ad Ostia, solo per fare qualche esempio".
Anna Donati ha anche ricordato il lavoro, iniziato, per mettere in sicurezza gli incroci cittadini più pericolosi. "Roma Servizi per la Mobilità, inoltre, fa campagne di sensibilizzazione nelle scuole elementari. Sul fronte delle infrastrutture - ha aggiunto la Donati - entro il 2026 si dovranno realizzare 150 km di rete ciclabile e il Grab (Grande raccordo anulare delle biciclette), che sarà un grande progetto di rigenerazione urbana.