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Smog, 5 città italiane al top per costi sanitari

Simone Colonna, redazione giornalistica di Roma Servizi per la Mobilità.

L'inquinamento in Europa causa 400mila vittime l'anno
Cinque delle dieci città europee dove l’inquinamento atmosferico ha il costo pro capite più alto sono italiane: Milano, Padova, Venezia, Brescia e Torino. A rivelarlo l’ultimo rapporto dell’Alleanza europea per la salute pubblica, che quantifica il valore monetario di morte prematura, cure mediche, giornate lavorative perse e altre spese sanitarie causate dai tre inquinanti atmosferici considerati più pericolosi, ovvero particolato, ozono e biossido di azoto.
 
Secondo l’indagine, lo smog costa agli italiani in media 1.535 euro a testa all’anno. La media registrata per le 432 città europee prese in esame nel 2018 è di 1.095 euro. Al primo posto tra le città italiane, seconda assoluta (dietro solo alla rumena Bucarest) c’è Milano.
Qui l’impatto dell’inquinamento costa oltre 2.800 euro all’anno. Seguono i padovani (terzi in classifica) con 2.500 euro, i veneziani (sesti), i bresciani (settimi) e i torinesi (noni) a circa 2.100 euro. Uscendo dai confini nazionali, vanno male le città dell’Europa orientale. Oltre alla già citata Bucarest, con un costo pro capite da smog di 3mila euro l’anno, ci sono la polacca Varsavia (2.433 euro pro-capite), la capitale della Slovacchia Bratislava (2.168) e la bulgara Sofia (2.084 euro). Monaco, in Germania, completa l’elenco delle prime dieci con 1.984 euro. Seguono più in basso nella classifica altre città italiane: Parma, Verona, Bergamo, Cremona e Pavia, dove il costo si aggira intorno ai 1.800 euro pro capite.
 
Lo studio dell’Alleanza europea per la salute pubblica ha rivelato come gli abitanti di città grandi e costose tendono a subire un impatto più elevato a causa innanzitutto della densità di popolazione. Risultato confermato anche dall’Agenzia europea dell'ambiente, secondo cui l’inquinamento atmosferico è la prima causa di morte prematura per fattori ambientali in Europa (circa 400mila le vittime ogni anno) e il problema è maggiore nei centri urbani, dove vivono i due terzi degli europei. 
 
A livello di costi complessivi, invece, Roma è fra le cinque capitali europee che affrontano le spese più alte legate allo smog. Secondo lo studio, l’inquinamento atmosferico costa complessivamente alla Capitale, oltre 4 miliardi di euro all’anno, una cifra che la colloca al quinto posto della graduatoria europea. Prima della lista è invece Londra, con un totale di quasi 11,5 miliardi di euro spesi ogni anno per fronteggiare gli effetti negativi dell’aria inquinata sulla salute.
 
Nel 2019 quasi 7 milioni di vittime per le emissioni inquinanti
6,7 milioni di vittime in tutto il mondo, nel 2019, sono correlate allo smog. A perdere la vita per l’inquinamento atmosferico, quarta causa di morte, sempre a livello globale, dopo ipertensione, uso di tabacco e problemi legati a una scorretta alimentazione, sono stati anche 476mila neonati (dati anche questi del 2019). Più di 116mila bambini indiani sono morti a causa dell’inquinamento atmosferico nel primo mese di vita e 236mila nell'Africa sub-sahariana. I numeri, evidentemente pesantissimi, sono contenuti nello studio americano “State of Global Air” 2020 (stateofglobalair.org). Gli autori si sono basati su un numero crescente di prove che collegano l’esposizione delle madri durante la gravidanza all’inquinamento atmosferico con l’aumento del rischio che i loro bambini nascano troppo piccoli o troppo presto. Condizioni associate a gravi complicazioni.