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Pubblicato il: 13/01/2024 - Aggiornato il: 13/01/2024
La Redazione
Velocità e distrazione restano le cause principali degli incidenti

 

Basta un attimo. Era l’incipit di una campagna sulla sicurezza stradale di qualche anno fa. Uno slogan efficace. Che benissimo rendeva, e rende, l’idea di come, alla guida di un veicolo, anche una piccola distrazione possa essere fatale.

Inutile girarci attorno: anche nel 2024, seppur con autovetture sempre più dotate di sistemi intelligenti e grandi display, lo strumento di distrazione di massa resta sempre lui: il cellulare. Anzi, per dirla con termini moderni, lo smartphone. Parliamoci chiaro: con gli strumenti attuali, in macchina, il telefono non è, o meglio non sarebbe, necessario averlo a portata di mano. Tantomeno serve guardarlo. Sugli schermi, opportunamente posizionati in alto, per indurre a tenere lo sguardo sulla strada, viene riprodotta ogni funzione del telefono: la rubrica, il navigatore, le notifiche, etc.

Eppure, nonostante ciò, molti, troppi, continuano imperterriti a compulsarlo. Abbassando lo sguardo per quel fatidico attimo. A volte anche più a lungo. Un attimo che può costare caro. Perché, seppure a velocità bassa/moderata (figurarsi se si corre), l’auto, se non si guarda avanti, viaggia “al buio” per decine e decine di metri. Rischiando di travolgere tutto ciò che si presenta davanti: un pedone, un altro veicolo, qualsiasi altra cosa.

Sembra incredibile ma, numeri alla mano, ancora molti incidenti, spesso purtroppo con gravissime conseguenze, avvengono così. Ecco perché la polizia Locale di Roma Capitale, proprio in questi giorni, ha promesso un giro di vite sui controlli mirati proprio a reprimere distrazioni al volante. Tra le cause primarie di sinistri soprattutto a danno dei pedoni. Spesso anche di chi attraversa, in teoria tranquillo, sulle strisce.

A inasprire le sanzioni per questa (pericolosa) infrazione dovrebbe a breve intervenire anche il nuovo Codice della Strada che è in approvazione da parte del Parlamento. Multe più salate contribuiranno probabilmente a fare diminuire la portata del fenomeno. Ma per estirpare la piaga sarà fondamentale agire di nuovo e con più efficacia sull’educazione stradale (aspetto, anche questo, che dovrebbe essere contemplato dal nuovo Codice).