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È in fase di completamento è rilascio per l’entrata in esercizio la nuova Centrale della mobilità di Roma Capitale, unico punto di raccolta dati e che consentirà di avere un “motore” (DSS) che farà previsioni in real time per fornire informazioni in tempo reale spingendosi anche a fare previsioni 15 e 30 minuti prima di effettuare lo spostamento. Inoltre, sempre in ambito di digitalizzazione si sta realizzando l’app che integrerà il servizio di trasporto pubblico con i mezzi in sharing affinché si possa effettuare lo spostamento utilizzando un unico strumento per il pagamento e, soprattutto, con un unico titolo di viaggio.
L’innovazione rimane sullo sfondo, ma è centrale nella mission e agisce sul futuro della mobilità cittadina e quindi sui numeri che si troveranno sul rapporto nelle prossime edizioni. Nel campo delle "flotte per il TPL si sta sperimentando il bus con supercondensatori e si sta lavorando su ampia scala per trasformare progressivamente i mezzi da motore termico a motore elettrico.
Il documento, aggiornato con dati 2020 disponibili e in alcune sezione anche con quelli del 2021, si articola in 6 sezioni principali: la sezione 1 è dedicata alla descrizione dello scenario di riferimento, la struttura socio-economica della città, la composizione demografica e la sua evoluzione dal 2008, la realtà economica e imprenditoriale del territorio (tasso di occupazione e imprese operanti), i "flussi turistici che interessano Roma e l’area metropolitana; la sezione 2 è incentrata sull’offerta di mobilità presente sul territorio, intesa sia in termini infrastrutturali (rete stradale, aree di sosta, infrastrutture di servizi di mobilità pubblica e condivisa), che rispetto ai servizi di mobilità pubblica, condivisa e sostenibile erogati; la sezione 3 è dedicata a sistemi, norme ed infrastrutture per la regolazione del traffico urbano; la sezione 4, di gran lunga la più interessante in considerazione del periodo pandemico vissuto in pieno nell’anno 2020, contiene un focus sulle interviste effettuate in diversi momenti del 2020 per verificare come cambiava sia la percezione che la propensione all’utilizzo dei mezzi di trasporto, anche in relazione alla categoria intervistata (commercianti, studenti, ecc); la sezione 5 pone l’accento sugli effetti della mobilità privata, gli effetti misurati con i dati FCD mettono in relazione anche la ripresa della mobilità riportando i dati del 2021. Offre una interessante riflessione sulla distanza degli spostamenti effettuati in autovettura, ponendo le basi per un più ampio ragionamento sulla città delle brevi distanze; la sezione 6, infine, propone una lettura comparata per Municipi, attraverso i principali indicatori della mobilità urbana e i relativi ranking. L’augurio per tutti resta quello di una interessante lettura.
Stefano Brinchi
Presidente&AD