Dopo due anni di interruzione, sono rientrati ieri in funzione i filobus sulla linea 74 (Laurentina metro B-Brunetti) lungo il corridoio della mobilità Eur-Laurentina-Tor Pagnotta. La tratta, lo ricordiamo, attraverso il Corridoio della Mobilità Laurentino, si snoda dalla stazione della Metro B Laurentina, importante nodo di interscambio, fino al quartiere di Fonte Laurentina e garantisce oltre 11 chilometri, tra andata e ritorno, di spazio riservato integralmente al trasporto pubblico migliorando il servizio per l’intero quadrante sud. Nell’ora di punta le linee filobus che percorrono il Corridoio offrono oltre 3000 posti. I mezzi, lunghi 18 metri, sono tutti dotati di trazione elettrica e possono trasportare un totale di 135 passeggeri con 28 posti a sedere. Sono inoltre attrezzati per il trasporto disabili, con spazio per due carrozzelle, e sono dotati di pedane elettriche. La riattivazione del servizio, che si era interrotto a giugno del 2020, “è avvenuta grazie al lavoro congiunto portato avanti da Atac e dall’Assessorato alla Mobilità che, dal momento del suo insediamento, ha impresso una forte accelerazione considerando l’importanza strategica della linea 74 del filobus per quel quadrante. Per rimettere in esercizio tutti i mezzi, Atac ha bandito una gara per la stipula di un nuovo contratto di manutenzione full service della durata di 5 anni. Questa attività ha consentito all’azienda di riprendere il servizio filobus grazie ai primi 10 mezzi che sono stati sottoposti a pre-esercizio e successivo collaudo con i competenti organi ministeriali. Gli altri 35 mezzi saranno collaudati nelle prossime settimane e saranno progressivamente reimmessi in esercizio sulle altre linee filobus 60 e 90”, così il Campidoglio in un comunicato stampa. “L’Amministrazione inoltre - prosegue il comunicato - sta lavorando per potenziare l’elettri cazione del trasporto pubblico con l’obiettivo di aggiungere nello stesso quadrante, entro il Giubileo, le linee 72 e 73 servite con filobus che già permettono, agli utenti, sebbene su bus tradizionali, di raggiungere punti strategici come ad esempio il Campus Biomedico”.