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Pubblicato il: 13/06/2025 - Aggiornato il: 13/06/2025
La Redazione
De Acutis: "Dal 15 giugno presìdi antincendio boschivo"

Intervista al Comandante dei Vigili del Fuoco di Roma

Vigili del Fuoco in azione

Primi roghi estivi di una stagione che si annuncia calda anche sul fronte degli incendi boschivi. I primi episodi, nei giorni scorsi, a Monte Mario sulla via Trionfale, all’altezza di via Cavalieri di Vittorio Veneto, poi nel Parco degli Acquedotti e sulla Pontina, all’altezza di Castel Romano. Sempre in prima fila, i Vigili del Fuoco. Lo scorso anno, i roghi sono stati quasi il doppio rispetto al 2023. Il Comandante dei Vigili del Fuoco di Roma, l’ingegner Adriano De Acutis, spiega come è articolata la macchina dell’emergenza e come gli interventi incidano anche sulla viabilità.

Partiamo dalla sala operativa del 115: quante sono in media le chiamate? Qual è il tempo medio per raggiungere il luogo  dell’emergenza?

“La Sala Operativa 115 - spiega il Comandante De Acutis - è uno dei punti fondamentali nell’organizzazione del servizio di soccorso tecnico urgente dei Vigili del Fuoco. Come in tutti i comandi dei Vigili del Fuoco, nell’ambito del Comando provinciale di Roma è prevista una attività in servizio H24 per rispondere alle chiamate di soccorso provenienti dal cittadino. Il servizio è svolto senza soluzione di continuità e governato da un funzionario che detta le linee di indirizzo generali e da personale operativo guidato da un Capo turno di notevole esperienza operativa e conoscenza del territorio. Attraverso il Numero Unico di Emergenza NUE 112 giornalmente si ricevono, in media, oltre 500 chiamate che portano ad effettuare oltre 150 interventi. Durante il periodo estivo si svolgono anche oltre 250 interventi nell’arco delle 24 ore. Dal momento della chiamata inizia l’attività di soccorso e il tempo di raggiungimento del luogo dell’emergenza è di circa 16 minuti”.


Come siete organizzati e dislocati nel territorio?

“Il territorio della città di Roma è particolarmente attenzionato per la grande quantità di interventi che giornalmente siamo tenuti ad eseguire. Nell’ambito della provincia sono presenti 28 sedi operative composte da personale dei Vigili del Fuoco professionista e 3 sedi composte da personale volontario. La sede centrale è presente in via Genova. Particolare importanza rivestono le sedi operative dei due aeroporti internazionali di Roma, Fiumicino e Ciampino, nonché la sede portuale di Civitavecchia. La maggior parte degli interventi si svolge nelle aree maggiormente antropizzate, pertanto la distribuzione delle sedi operative è ubicata prevalentemente nell’ambito della città metropolitana di Roma. Sono comunque operative anche le sedi che assicurano il servizio di soccorso nelle zone più estreme del territorio della provincia. Particolarmente importanti sono anche le sedi specialistiche del nucleo sommozzatori e del distaccamento fluviale che opera nelle acque del Tevere”.

Quali sono le principali emergenze sulle quali siete più frequentemente chiamati ad intervenire?

“La tipologia degli interventi è molto varia. Ovviamente il maggior numero di interventi, pari a circa il 30 per cento, viene svolto per incendi di varia natura. Altra importante attività a cui siamo spesso chiamati è quella del soccorso a persone e salvataggi, per circa il 25 per cento degli interventi, poi i problemi strutturali degli edifici, per i quali veniamo chiamati per oltre il 7 per cento dei casi”.


Come prevenire e contrastare gli incendi boschivi estivi, che hanno spesso effetti importanti sulla viabilità, fino a diventare un vero e proprio elemento di pericolo?

“Il problema degli incendi di vegetazione è molto importante nel nostro territorio e ci impegna sia nella attività propriamente boschiva che per gli incendi di sterpaglia e di interfaccia. La competenza primaria per gli incendi di bosco propriamente detti ricade sulle regioni e al Corpo Nazionale spetta, in via sussidiaria, il concorso alla lotta attiva agli incendi boschivi. Nell’ambito degli incendi di interfaccia si eseguono moltissimi interventi sia in zone prossime alle abitazioni che lungo i percorsi stradali e autostradali. In tal caso, anche se non ci troviamo delle condizioni di pericolo diretto sui veicoli in transito, all’atto dello spegnimento è opportuno chiudere i percorsi stradali al fine di evitare problematiche dovute alla scarsa visibilità”.
 


Quanti incendi si sono verificati la scorsa estate, anche in rapporto alle precedenti stagioni estive? E di questi, quanti sono poi risultati dolosi?

“Dalla fine della stagione primaverile all’inizio di quella autunnale si riscontra un importante impegno per incendi boschivi e di vegetazione. Nel corso del 2024, il fenomeno di incendi di vegetazione è stato particolarmente intenso, rappresentando circa un terzo del totale degli incendi. L’andamento degli incendi di vegetazione risulta, negli anni, molto variabile. Rispetto al 2023, nel 2024 si è riscontrato un incremento di circa il 90% degli eventi passando da 3.245 a 6.204 interventi eseguiti dalle squadre dei Vigili del Fuoco della provincia di Roma. L’attuale stagione si preannuncia degna di attenzione, pertanto già dal 15 giugno sono previsti presidi Antincendio Boschivo che a regime conteranno 8 postazioni di pronto intervento specifici. Per l’attività di spegnimento, il Corpo dispone anche di una flotta che permette, nelle zone più impervie, di effettuare lanci di acqua dall’alto, necessari per la rapida estinzione delle fiamme. Gli incendi, soprattutto quelli di vegetazione e boschivi, possono avere cause dolose oppure insorgere per negligenze o comportamenti inappropriati. Sicuramente, poi, la scarsa pulizia del sottobosco, e quindi l’accumulo di materiale combustibile, potrebbe incrementare il danno complessivo. Spesso, anche nell’atto di svolgere le quotidiane mansioni, qualcosa può sviluppare accidentalmente principi di incendio, che si possono poi propagare nella vegetazione resa secca dal caldo estivo”.

Cosa raccomandate ai cittadini per contribuire alla sicurezza?

“È di assoluta primaria importanza evitare nella stagione estiva, in cui la vegetazione risulta essere più secca, l’accensione di fuochi a qualsiasi scopo, anche quello di eseguire la pulizia dei campi. In caso di incendio è bene evitare di posizionarsi sotto vento e allontanarsi velocemente tenendo presente che possono verificarsi improvvisi cambi di direzione del vento stesso, che potrebbero coinvolgere rapidamente anche tipologie di vegetazione molto suscettibili alle fiamme, come frasche e canneti”.

Paolo Petrucci

 

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