Sulle superfici in travertino. Sopralluogo del sindaco Gultieri e dell'assessore ai Lavori Pubblici Segnalini
L’ultimo intervento di pulitura risaliva al 1962. Erano 63 anni che le superfici in travertino di Ponte Flaminio, infrastruttura di collegamento tra i due versanti di corso Francia, non venivano sottoposte a interventi di
manutenzione. Intervento - finanziato con circa 600mila euro dal bilancio capitolino - che invece è in corso in questi giorni, anche sulle statue che lo decorano. Gli specialisti del settore sono al lavoro da circa un mese su tutti i 300 metri del ponte che ha marciapiedi larghi 10 metri.
Due le fasi di intervento: prima la pulitura a secco con una tecnologia di micro aereo-abrasione, con un minerale naturale, poi una seconda fase di trattamento protettivo con un impregnante oleo-idrofobico, che garantisce la resistenza a macchie, oli e agenti atmosferici. senza alterare l’aspetto originario del travertino.
Il 24 giugno, il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini, accompagnati dai tecnici del dipartimento Lavori Pubblici e dal presidente del Municipio XV Daniele Torquati, hanno effettuato un sopralluogo.
“Ponte Flaminio non veniva pulito da 63 anni, dal 1962. Era davvero in condizioni non buone, come si può vedere anche dall'accumulo di smog e sporcizia. Quello in corso – ha spiegato il sindaco Roberto Gualtieri - è un doppio intervento, sia di ripulitura, sia di apposizione di uno speciale olio che protegge maggiormente il travertino e che renderà più semplice la rimozione delle scritte. È un cantiere atteso e importante per preservare un’opera architettonica unica, con un investimento di 600mila euro. Dopo i lavori a Ponte Marconi e quelli in corso a Ponte Risorgimento, gradualmente stiamo mettendo mano a tutti i ponti che necessitano di interventi di manutenzione".
“Ponte Flaminio è uno dei luoghi simbolo della Roma più contemporanea – ha ricordato l’assessora Ornella Segnalini – Con questo intervento non solo ne preserviamo il valore architettonico, ma miglioriamo anche la sua capacità di resistere nel tempo, adottando tecniche non invasive che possono essere applicate anche ad altri manufatti storici della città. È un esempio concreto di come il decoro urbano e la tutela del patrimonio possano andare di pari passo”.
"È un passaggio, un traguardo storico non solo per il nostro territorio ma per l'intera città di Roma - secondo il presidente del Municipio XV, Daniele Torquati - in un quadrante estremamente trafficato. Un pezzo di storia con il quale viene ridata dignità. Ringrazio l'amministrazione comunale, l'assessora Segnalini e il sindaco Gualtieri per la presenza di oggi".
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