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Pubblicato il: 08/07/2025 - Aggiornato il: 08/07/2025
La Redazione
Biciplan, obiettivi e strategie per la mobilità ciclabile

Interventi con effetti da qui a dieci anni con 794 km in più di percorsi per le due ruote

presentazione biciplan

Il Biciplan di Roma è pronto. Esso definisce obiettivi, strategie e azioni per promuovere lo sviluppo di tutti gli aspetti legati alla ciclabilità e migliorare la sicurezza di ciclisti e pedoni. Il piano è stato presentato ieri pomeriggio dal sindaco Gualtieri, dall'assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè, e dalla presidente e amministratrice delegata di Roma Servizi per la Mobilità, Anna Donati.

Da oggi il Biciplan è pubblicato sul sito romamobilita.it con una relazione generale e un documento di sintesi. Fino al prossimo 8 settembre si potranno inviare osservazioni a biciplan@romamobilita.it 
 

- Gli obiettivi del Biciplan e le tappe intermedie -
 
Il Biciplan romano consentirà di raggiungere diversi obiettivi: accessibilità, coesione, rigenerazione urbana, progetti integrati di qualità (verde, pavimentazioni, illuminazione). Il traguardo finale, da raggiungere in un decennio, è l'aumento di 794 km di itinerari ciclabili, rispetto al livello attuale, arrivando a 1575. 

Ci si giungerà per gradi. Attraverso due tappe intermedie (entrambe già finanziate): la prima vedrà, entro il 2027, una crescita di 185 km, toccando quota 516. La seconda, entro i prossimi 5 anni,  porterà la lunghezza complessiva a 781.

Il Biciplan consentirà di connettere la rete ciclabile esistente,  integrare i nodi di scambio ed i poli di attrazione della mobilità. Ci sarà un aumento esponenziale di infrastrutture ciclabili per far crescere l’uso della bicicletta mediante azioni di segnaletica, di identità della rete, di servizi connessi, di comunicazione.
La visione complessiva del Piano illustra come ci si augura che Roma apparirà tra 10 anni: con più persone a piedi e in bici per i brevi viaggi quotidiani, ottenendo:
- miglioramento della salute fisica e mentale
- abbassamento dei costi di trasporto
- riduzione delle emissioni 
- diminuzione del numero di incidenti stradali.

Per raggiungere questi obiettivi è fondamentale facilitare l’accessibilità e l’interoperabilità funzionale tra i diversi mezzi di trasporto tramite gli spazi per la sosta e l’integrazione tariffaria e funzionale.
Proprio per questo sono già in funzione 663 bike box, installati all'interno di 18 stazioni metro. Ed è in corso la progettazione di un’ulteriore fase di realizzazione, per la quale è stata inviata un’istanza di finanziamento al Ministero, per ulteriori 280 posti.
Realizzare una progettazione integrata di tutti i sistemi di mobilità attiva e sostenibile risulta essenziale per avere ottimi risultati in termini di utilizzo delle due ruote da parte dei cittadini; non basta limitarsi alla costruzione di infrastrutture ciclabili, bisogna pensare a tutto tondo a una città che sia ‘bike friendly‘

Tutto questo è possibile attraverso la realizzazione di una serie di misure:
- integrazione con Isole Ambientali
- messa a sistema della rete ciclabile con le isole ambientali e le zone 30 previste dal PUMS. 

In questi spazi, guidati dal principio «Città 30km/h», il transito ciclabile potrà avvenire in promiscuo con gli altri veicoli.
Nella stessa ottica si andranno a riqualificare e mettere in sicurezza i nodi di scambio, rendendoli raggiungibili dalla componente pedonale e ciclabile.

Per incoraggiare i cittadini a scegliere la bici, a parte l’ampliamento delle infrastrutture, è necessario in parallelo diffonderne la cultura. Ecco perché il Biciplan prevede specifiche campagne di comunicazione mirate. 
 

- La comunicazione -

Ma è stata data grande importanza anche all’identità visiva. Ne è stata creata una ad hoc, coerente e riconoscibile, in grado di dialogare con le diverse componenti della mobilità urbana. 
Il primo passo non poteva che essere un logo. Un marchio incisivo e immediato. Pensato come evoluzione di quello realizzato per il Grab e fatto con lo stesso segno grafico. Proprio per dare un’idea di continuità. Rafforzando l’idea di un’unica rete ciclabile integrata. Una Bicipolitana. Che avrà diverse linee. Ognuna con fermate in corrispondenza di punti di intersezione e/o scambio con il trasporto pubblico o altri itinerari ciclabili o punti di interesse.


- Gualtieri: "Da qui a 5 anni, 781 km di ciclabili" -

"Sono soddisfatto - ha detto il sindaco Roberto Gualtieri - per un lavoro che dà obiettivi ambiziosi in termini di sostenibilità: fare piste ciclabili che avranno valore sia in termini di capacità connettiva tra parti della città sia di intermodalita' con il trasporto pubblico. Nell'orizzonte di medio periodo, da qui a 5 anni, arriveremo a 781 chilometri di percorsi ciclabili. Lo stesso livello della viabilità primaria". 
 

- Patané: "E' parte di una rivoluzione culturale" -
 
"La prima fase del Biciplan - ha detto l'assessore Patanè - durerà circa due mesi e sarà oggetto della partecipazione da parte dei cittadini. Il piano è parte della rivoluzione culturale che stiamo portando in una città che è ancora autocentrica. Ma che stiamo cambiando con tanto trasporto pubblico, servizi sharing e ciclabilità aiutati anche dalla tecnologia che consente e consentirà sempre di più di pianificare percorsi e itinerari attraverso App da consultare sullo smartphone".
 

- Donati: "Il Biciplan, connessione delle reti e rigenerazione urbana" - 

"Dobbiamo fare crescere il numero di ciclisti e cicliste - ha detto la presidente e amministratrice delegata di Roma Servizi per la Mobilità, Anna Donati - uno degli obiettivi del Biciplan è questo. Abbiamo reso coerenti i vari piani: quello regionale, della città metropolitana e di Roma Capitale. Uno dei problemi era proprio la mancanza di visione d'insieme. Il Biciplan è connessione delle reti esistenti ma anche rigenerazione urbana e sicurezza stradale con la protezione degli utenti più vulnerabili e integrazione con i vari interventi in corso su questo fronte". 

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