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Pubblicato il: 15/10/2025 - Aggiornato il: 15/10/2025
La Redazione
Emergenza e sicurezza, la guida dei mezzi di soccorso nel traffico

118: "Tecnica e freddezza per arginare i furbi". Polstrada: "La Sala operativa garantisce tempestività"

Un equipaggio dell'Ares 118

Dare sempre la precedenza senza creare pericoli e facilitare così il passaggio dei veicoli di emergenza. Nel modo più rapido e sicuro possibile. 
I mezzi di Forze dell’ordine e 118 si muovono con urgenza nel traffico urbano e la regola principale per il cittadino al volante è appunto “dare la precedenza”. Evitando di utilizzare il varco che si apre nel traffico: la tecnica dei “furbi” che cercano di accodarsi al mezzo di emergenza. 
Un  comportamento illegale, rischioso e sanzionato dall’articolo 177 del Codice della Strada.

Quali sono le tecniche di guida nel traffico cittadino quando si è chiamati a raggiungere con rapidità il luogo di intervento?
“Guidare un mezzo di soccorso in emergenza non è solo una “corsa contro il tempo”. è una questione di abilità, tecnica e freddezza. Nel traffico urbano, dove ogni secondo è vitale, gli autisti devono saper bilanciare l’urgenza con la massima sicurezza per tutti, utenza ed equipaggio”. Lo spiega Stefano Di Nino, autista di ambulanza e formatore Ares 118.
“L’esperienza si traduce in una mappa mentale delle strade, nella capacità di leggere le mosse degli altri conducenti e in una gestione del veicolo che deve essere impeccabile. 
“Per questo i conducenti in emergenza usano traiettorie di guida ben precise rispetto al tipo di servizio svolto, mantengono il veicolo sempre sotto controllo e dimostrano la disciplina di rallentare con intelligenza, anche quando l’adrenalina spinge ad accelerare”.

Il vostro è un compito delicato: è richiesta una formazione speciale?
“Chi guida un mezzo di soccorso, nello specifico un’ambulanza Ares 118, deve seguire corsi di formazione specifici (Guida Operativa 1 e 2), con lezioni di teoria in aula e lezioni pratiche in pista, simulando eventuali emergenze (ad esempio, evitare un ostacolo improvviso o la frenata di emergenza), in condizioni anche estreme e seguendo percorsi per la gestione dello stress. 
“Si impara a guidare in tutte le condizioni, sotto la pioggia, ad anticipare l’andamento e le reazioni del traffico, a mantenere la calma nei momenti critici. È una formazione che va oltre la tecnica: è una scuola di responsabilità!”

Il clacson non sempre è utilizzato in modo appropriato nel traffico.
“Partendo dal presupposto che l’utilizzo improprio degli avvisatori acustici in città è vietato e sanzionato dal Codice della Strada, con multe che vanno da 41 a 168 euro, nei centri abitati il clacson può essere utilizzato dai “normali” veicoli solo in caso di effettivo e immediato pericolo o per trasportare feriti o ammalati gravi. I mezzi di soccorso si affidano in parte alla reattività degli altri conducenti: se un’auto si comporta come un mezzo d’emergenza suonando all’impazzata, gli altri utenti non capiscono più chi ha davvero bisogno di spazio”. 

 

Ciardo, Polizia Stradale: “La Sala operativa garantisce tempestività”

“Sebbene alcuni interventi abbiano un’urgenza particolare, occorre sempre tanta prudenza per preservare l’incolumità di tutti gli altri utenti della strada e la propria. Anche quando si sta guidando con i sistemi di allarme in funzione, si deve considerare ogni possibile scenario sulla strada”. Lo spiega il Vice Questore della Polizia di Stato, la dottoressa Maria Grazia Ciardo del Servizio Polizia Stradale. Con lei parliamo delle tecniche di guida per i mezzi di soccorso e intervento nel traffico cittadino, quando sono chiamati a raggiungere rapidamente il luogo dell’intervento. “Se ad esempio ci stiamo avvicinando ad un incrocio non possiamo essere sicuri che gli altri utenti della strada riescano a sentire la nostra sirena ed evitare possibili collisioni. Ecco perché occorre sempre agire con massima prudenza per evitare di aggravare una situazione già di per sé complicata da gestire”.

E' richiesta una formazione speciale per il vostro lavoro?
“Per quel che concerne la Polizia di Stato, nei corsi di formazione si svolgono lezioni che riguardano anche la guida dei nostri veicoli. Si insegna un approccio alla guida che non riguarda soltanto la capacità di condurre un veicolo, ma anche la capacità di affrontare scenari di guida particolari in cui si deve intervenire celermente ma sempre con un occhio alla necessità di assicurare elevati livelli di sicurezza nella gestione degli interventi operativi”.

Avvisatori acustici utilizzati in modo irregolare nei normali veicoli e guida irregolare: tutto questo può costituire un problema per i mezzi di soccorso?
“Ogni comportamento non conforme alle regole del Codice della Strada può creare turbative e problemi di sicurezza, tanto più quando sta transitando un veicolo in emergenza con i sistemi di allarme in funzione. Questi comportamenti, infatti, potrebbero ingenerare confusione negli automobilisti inducendoli a compiere manovre non necessarie e potenzialmente pericolose”.

Quando passa un mezzo di soccorso con i dispositivi accessi, come si deve comportare il cittadino su un veicolo normale?
“Secondo le regole del Codice della Strada quando sta transitando un veicolo con i sistemi di allarme in funzione (sirena e lampeggiante) si deve cedere il passo e all’occorrenza anche fermarsi.
Si deve considerare infatti che in caso di emergenza, i conducenti dei mezzi di soccorso sono esentati dal rispetto di alcune regole del Codice della Strada, proprio perché spesso bisogna fare in fretta e pochi minuti possono fare la differenza. Pertanto, gli altri utenti della strada quando sentono in lontananza una sirena devono prepararsi ad agevolarne il transito per evitare collisioni e ulteriori rischi per la sicurezza della circolazione”.

Esiste un tempo medio per raggiungere il luogo dell’emergenza?
“Non esistono regole in tal senso. Se è vero che l’intervento deve essere svolto nel minor tempo possibile, è altrettanto vero che ci sono tante variabili che potrebbero condizionarne la durata. In ogni caso, gli scenari che richiedono un intervento in emergenza sono coordinati dagli addetti in sala operativa che li gestiscono in modo di far arrivare l’equipaggio che si trova più vicino per garantire un intervento tempestivo ed efficace”.      

Paolo Petrucci

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