Cos’è il GRAB
Il GRAB, Grande Raccordo Anulare delle Bici, è un percorso ciclabile di circa 50 km che collega le aree centrali di Roma con quelle più esterne. Una ricucitura tra le diverse epoche storiche, urbanistiche e architettoniche della città che porta con sé la realizzazione di nuovi tracciati ciclabili, la valorizzazione di percorsi già esistenti e l’opportunità di conoscere angoli di città di straordinaria bellezza meno noti al grande pubblico.
Dal Colosseo all’Appia Antica, dal Parco degli Acquedotti al Quadraro, da Ponte Nomentano fino a Prati, da Castel Sant’Angelo fino ai Fori Imperiali, percorrendo un anello che attraversa quartieri ottocenteschi, rioni della città di antico impianto e luoghi della città contemporanea: è una Roma sacra e profana quella che può essere finalmente goduta a piedi o in sella ad una bici.
Un percorso che punta sulla mobilità attiva, utile sia per gli spostamenti quotidiani che per il tempo libero.
Il GRAB è parte integrante della rete ciclabile urbana ed intercetta il sistema del trasporto pubblico scambiando con le tre linee metro in corrispondenza di 7 stazioni (Lepanto, Arco di Travertino, Porta Furba, Circo Massimo, Colosseo, Ponte Mammolo, Teano), con 3 stazioni delle ferrovie regionali (FR1 Nomentana e FR2 Serenissima e Togliatti), con la ferrovia urbana (FC1 Berardi) e con 6 linee tranviarie.
Back to topIl Progetto
Finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con il DM 517/2018 ed inserito del sistema delle ciclovie turistiche nazionali (SNCT), il progetto della ciclovia è stato redatto in stretta collaborazione con gli uffici del Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti (U.O. Innovazione e Sostenibilità – Ufficio Ciclabilità).
Sin dai primi studi per la redazione del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica (PFTE), il GRAB è stato articolato in 6 Lotti suddivisi in stralci; questi, che rappresentano le unità elementari del progetto, prevedono modalità di intervento differenti in relazione alla diversità dei contesti urbani attraversati i quali richiedono scelte e declinazioni progettuali appropriate, al fine di instaurare un dialogo attento con gli ambiti attraversati.
Dei 50 km della ciclovia, circa 10 km interessano spazi verdi della città (parchi, ville, giardini, ecc.); qui il GRAB è un «itinerario ciclabile», con percorrenza lenta, lungo i sentieri esistenti; per la restante parte del tracciato è prevista la realizzazione lungo direttrici stradali di quartieri e rioni, con soluzioni tecniche differenti di volta in volta. È in «sede propria», con ampiezza di 3,00/3.50 m., protetta dalla circolazione degli autoveicoli, quando viaggia su strada, ma all’interno dell’isola ambientale del Quadraro, all’interno delle ZTL o nelle nuove zone 30 condivide lo spazio stradale con i soli veicoli a motore autorizzati.
Nei casi in cui il tracciato della ciclovia incontra piste esistenti, il progetto ne prevede, l’adeguamento dimensionale, con incremento dell’ampiezza della sede (3.00 m) o ne conferma le caratteristiche geometriche, ma con interventi di riqualificazione, per mantenere continuità e riconoscibilità dell’itinerario lungo tutto il suo percorso.
Back to topIl percorso lungo i Lotti del GRAB
LOTTO 1 Arco di Costantino – via dell’Almone

Il primo lotto parte idealmente dal Colosseo e dall’Arco di Costantino e giunge fino a via dell’Almone.
La realizzazione della ciclovia è l’occasione per ripensare lo spazio della città, «relazioni e dimensioni», come lungo l’asse di via di San Gregorio. Qui lo spazio per la mobilità dolce (pedonale e ciclabile) triplica, passando dagli attuali 5 metri a 15 metri (marciapiede lato Palatino), grazie alla diminuzione dell’ampiezza della superficie delle corsie veicolari.
Si prosegue verso il Circo Massimo, si intercetta la linea B della metropolitana e le monumentali Terme di Caracalla. Attraversata via di Porta San Sebastiano si prosegue lungo via Appia Antica. Il GRAB ha recepito per questo tratto di itinerario il progetto di eliminazione del traffico di attraversamento, con relativa introduzione di varchi di controllo accessi, finalizzato a garantire la salvaguardia di questo delicato tratto urbano dall’elevata valenza archeologica e paesaggistica, l’eliminazione dei carichi di traffico consentirà la percorrenza della Regina Viarum da parte di ciclisti e pedoni in sicurezza.
Per il tratto di via Appia Antica, da via Appia Pignatelli fino all’intersezione con via di San Sebastiano, il progetto della ciclovia prevede la messa in sicurezza del transito di bici e pedoni, così da poter fruire del patrimonio archeologico e culturale diffuso lungo l’asse. L’itinerario prosegue ancora verso il complesso medievale di Capo di Bove e del mausoleo di Cecilia Metella, fino a via dell’Almone, piccolo affluente del Tevere, dai romani ritenuto fiume sacro. Il lotto si chiude con un intervento di grande respiro lungo la stessa via dell’Almone: la realizzazione di un marciapiede lungo il bordo del parco della Caffarella e di una passerella ciclopedonale per lo scavalco del fiume Almone. Gli interventi previsti assicurano l’accesso in sicurezza al parco della Caffarella e al parco Egeria e la continuità pedonale per tutti quei flussi diretti da e per la via Appia Antica.
LOTTO 2 Via Appia Nuova – Via Casilina

Da via dell’Almone, si giunge in via Appia Nuova e in via Arco di Travertino da dove è possibile accedere al Parco delle Tombe Latine; l’itinerario prosegue verso il Parco di Tor Fiscale, lungo via Anzio, via Frascati e via dell’Acquedotto Felice, per raggiungere l’isola ambientale del Quadraro, il Parco Giordano Sangalli con lo sfondo dell’Acquedotto Alessandrino, fino a via Casilina.
In questo tratto di città il tessuto urbano - e di conseguenza le tipologie di intervento - cambiano continuamente: dal tessuto fortemente congestionato di via dell’Arco di Travertino, dove la ciclovia intercetta la linea A della metro in un importante nodo di scambio intermodale, e dove è prevista la separazione del percorso ciclabile da quello veicolare, a quello più lento e defilato del Quadraro. Qui la ciclovia è stata l’occasione per riqualificare i diversi spazi urbani attraversati, introducendo nuove discipline di traffico a tutela di una fruizione lenta e condivisa di questi spazi di città.
Nuovi tratti di ciclovia in sede propria uniscono i quartieri della Torre del Fiscale e dell’Isola Ambientale Quadraro, il parco Lineare dell’Acquedotto Alessandrino, fino a via Casilina, dove il GRAB incontra la Ferrovia Roma Giardinetti.
LOTTO 3 Via Casilina – Via Palmiro Togliatti

Da via Casilina la ciclovia attraversa, lungo i sentieri esistenti, villa de Sanctis. Con i suoi 13 ettari, il parco è un'importante area verde del quartiere Prenestino-Labicano, ricca di testimonianze storico – archeologiche paleocristiane con il mausoleo di Elena, le catacombe di San Marcellino e Pietro e la necropoli degli Equites Singulares. Di qui si prosegue verso il complesso del Casilino 23, fino a via dei Gordiani. La ciclovia è ancora occasione per la riqualificazione dello spazio pubblico: le aree pedonali a ridosso del mercato Casilino 23 e del Casale Garibaldi, per proseguire poi verso via dei Gordiani, che sarà oggetto di ulteriori interventi finalizzati alla riconfigurazione dell’asse stradale con piantumazione di essenze arboree e spazi per la circolazione di bici e pedoni. In fondo a via dei Gordiani la ciclovia scambia ancora con la rete del ferro alla fermata della metro C Teano.
Entrata in Villa Gordiani da largo Battipaglia, segnata dalla cesura della via Prenestina, la ciclovia prosegue il suo percorso attraverso la villa degli imperatori Gordiani, testimonianza storico archeologica di grande valore. Il GRAB anche qui, come all’interno degli altri parchi e ville, segue la sentieristica esistente, transitando negli spazi aperti verdi della città, nel rispetto di quanto stabilito dal Regolamento Capitolino del Verde Pubblico e Privato di Roma Capitale. La ciclovia con percorrenze lente, sensi unici eccetto bici, e nuovi marciapiedi ciclopedonali, prosegue poi fino a via Collatina Vecchia e alla stazione Palmiro Togliatti, sotto l’impalcato dell’omonima arteria, attraverso il parco lineare della Serenissima, realizzato sopra la linea dell’alta velocità Roma – Napoli, scambiando con le stazioni della linea regionale FL2 (Serenissima e Togliatti).
LOTTO 4 Viale Palmiro Togliatti - Parioli

Lungo viale Palmiro Togliatti, in direzione del nodo intermodale di Ponte Mammolo, la ciclovia GRAB è inserita all’interno del progetto della tramvia Togliatti; attraverso il “recupero” di una rampa in disuso della via Tiburtina, destinata alle sole percorrenze lente di pedoni e ciclisti, all’altezza di via delle Messi d’Oro, la ciclovia si dirige verso via F. Cicogna. Qui entra dentro la Riserva Naturale dell’Aniene, attraversandola lungo i suoi numerosi sentieri esistenti, fino ad arrivare in prossimità di Ponte Nomentano. Si prevede la riqualificazione dell’area di accesso alla Riserva ed al Ponte Nomentano con una nuova pavimentazione e illuminazione storica, sottolineando l’accesso pedonale all’antico Ponte.
Attraversata la pineta del Parco Nomentano, parco L.Orsetti e la via Nomentana, l’itinerario rientra nella Riserva Naturale dell’Aniene lungo la pista ciclabile esistente nell’ansa del quartiere di Sacco Pastore. Il passaggio della ciclovia, in un continuo alternarsi di percorrenze naturali nella Riserva ed urbane lungo piste ciclabili esistenti, diventa l’occasione per la riqualificazione di quelle esistenti nel quartiere di Sacco Pastore e Prato della Signora. Di qui si raggiunge la via Salaria e villa Ada, anch’essa attraversata lungo i sentieri esistenti, nel rispetto dell’area ricca di biodiversità e testimonianze storiche.
LOTTO 5 Parioli – Piazza Cavour

Attraversata villa Ada e Parco Rabin, il GRAB esce in via Panama. L’ attuazione del progetto della ciclovia porta con sé la realizzazione di nuove banchine di fermata per i bus del trasporto pubblico. In piazza Ungheria le linee di percorrenza ciclabile sono ridisegnate e messe in sicurezza; la ciclovia impegna la rete ciclabile di viale G. Rossini fino all’ingresso di villa Borghese che attraversa lungo i viali esistenti incontrando i tanti luoghi di attrazione: dal Bioparco (il cui ingresso monumentale è stato recentemente oggetto di restauro) al Globe Theatre, all’affaccio del Pincio, alla Casa del Cinema, a Piazza di Siena.
In uscita su viale delle Belle Arti, l’itinerario prosegue lungo la ciclabile esistente; intercetta ancora importanti poli attrattivi: la Galleria Borghese, la facoltà di Architettura di Valle Giulia, la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea ed il Museo Etrusco di villa Giulia.
Lungo viale Tiziano e via Flaminia il contesto cambia nuovamente: la ciclovia prende spazio alla strada, e procede nel suo viaggio verso piazza Apollodoro. Qui la ciclovia scopre la Roma Moderna e Contemporanea grazie alle architetture di Pier Luigi Nervi (Palazzetto dello Sport) di Renzo Piano (Auditorium Parco della Musica) il Ponte della Musica e il MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, progettato da Zaha Hadid.
Il GRAB in via Guido Reni anticipa l’assetto dell’asse stradale previsto dalla futura tranvia M2-22 “Viale Angelico – Ponte della Musica – Auditorium – Parco della Musica”: in attesa di marciare affiancata a quest’ultima, ridisegna lo spazio centrale della strada con soluzioni leggere. Attraversato il Ponte della Musica, la ciclovia percorre la pista ciclabile esistente di viale Beato Angelico, per tutto il tempo necessario alla realizzazione della tranvia M2-21 "via Barletta – viale Angelico – piazzale Clodio”, che una volta realizzata sarà affiancata dalla nuova ciclovia GRAB.
Lungo la pista esistente di via delle Milizie, che viene ampliata, e lungo quella di via Cicerone, si attraversa il Quartiere Prati sino a piazza Cavour.
LOTTO 6 Cavour – Arco di Costantino

Da piazza Cavour si arriva sotto la mole di Castel Sant’Angelo, percorrendo in sede propria il viale di collegamento a lungotevere Castello. In quest’area pedonale, in promiscuo con i pedoni, si procede verso la Mole Adriana con il passetto di Borgo e la prospettiva di San Pietro e via della Conciliazione a far da quinta scenografica. Attraversato Ponte Sant’Angelo, si torna nel vivo del centro storico e della Ansa Barocca. Con una percorrenza lenta, in strade a senso unico già con limitate velocità, si procede fino al ponte Sisto, lo si attraversa fino a lambire il vivace e storico quartiere di Trastevere. Dalle discenderie si arriva alle banchine del Tevere e alla ciclabile esistente: pedalando di fianco al fiume si supera l’Isola Tiberina. Raggiunto il Complesso del San Michele a Ripa Grande, si risale alla quota della città, in corrispondenza di Porta Portese. Attraversato nuovamente il fiume su Ponte Sublicio, si impegna ancora la rete ciclabile esistente del Lungotevere Aventino e quindi di via della Greca e via dei Cerchi. Di qui nuovamente su via di San Gregorio (in direzione opposta a quella iniziale), via Celio Vibenna e quindi via dei Fori Imperiali alle pendici del Campidoglio, giunti nel cuore del centro archeologico monumentale della Roma Antica.
Back to topGli ambiti di riqualificazione
Il progetto di via di San Gregorio
Il primo tratto realizzato, lungo via di san Gregorio, contribuisce a dare continuità ai diversi contesti storico-monumentali, attuando un obiettivo che era stato delineato sin dal 1871 dalla commissione incaricata di redigere il Piano Regolatore di Roma: il collegamento tra il Foro Romano, il Colosseo, il Palatino, il Celio fino al tratto urbano della via Appia.
Nel 1833 Papa Gregorio XVI aveva dato inizio alla sistemazione dell’area con la realizzazione della via di San Gregorio al Celio.
Nel 1917 venne inaugurato il tratto della Passeggiata Archeologica progettata da Rodolfo Lanciani, Giacomo Boni e Nicodemo Severi con l’intento di salvaguardare e valorizzare l’area archeologica delle Terme e dell’Appia connettendola all’area monumentale centrale attraverso un grande boulevard alberato, un parco pubblico lineare sull’esempio dei giardini sorti nel XIX secolo in altre capitali europee, come il Bois de Boulogne e il Bois de Vincennes a Parigi, l’Englischer Garten a Monaco, il Ring di Vienna.
Progetto della zona monumentale, Roma, 1889 (Baccelli, Lanciani)
Il PRG del 1933 prevede la sistemazione di via dei Trionfi (ora via di San Gregorio) e il raccordo con via dei Fori Imperiali. Purtroppo via di San Gregorio nel tempo si è trasformata in un’arteria di scorrimento autoveicolare per l’attraversamento urbano, che di fatto ha riversato nell’area archeologica centrale un ingente volume di traffico.
La realizzazione del Grab ha permesso una riorganizzazione complessiva dello spazio lineare, a partire dalla riduzione delle corsie carrabili.
L’intervento per la realizzazione della ciclovia ha infatti permesso la rimodulazione della carreggiata stradale con una riduzione di circa il 50% della sezione carrabile (da 4 a 2 corsie per senso di marcia) e un aumento della fascia non carrabile sul lato del Palatino da 5 a 15 metri. Questo ampliamento oltre a garantire l’inserimento della ciclovia ha permesso la realizzazione di un ampio spazio pedonale e ciclabile di circa 9 metri capace di restituire funzionalità e identità alla Passeggiata Archeologica.
La Passeggiata Verde di San Gregorio proseguirà intorno al Colosseo per raggiungere via dei Fori Imperiali e lungo via di Caracalla per arrivare all’Appia Antica.

- 40% superficie carrabile impermeabile
+ 5500 mq dedicati a pedoni e ciclisti
+ 2300 mq di giardino lineare
Il Giardino lineare di Via di San Gregorio
All’interno della fascia pedonale lungo via di San Gregorio è stato realizzato un giardino lineare di circa 2300 mq con alberi, arbusti e specie erbacee.
La componente arborea è costituita dai pini monumentali esistenti e reintegrati, mentre la componente arbustiva ed erbacea è costituita da specie riconducibili a tre diversi riferimenti teorici e culturali:
La base è costituita da elementi appartenenti alle cenosi mediterranee costiere e comunque termofile (corbezzolo, fillirea, lentischio, elicriso) con inserimenti di specie presenti in contesti più meridionali del nostro paese (come il Teucrium fruticans) per sperimentare nuove forme di “naturalità resiliente” rispetto al cambiamento climatico che stiamo attraversando, favorendo il risparmio idrico. Sono piante prevalentemente rustiche e con ridotte esigenze di manutenzione, che potranno crescere e svilupparsi, riproducendo la stratificazione di erbacee, alberi, arbusti osservabile in natura.
L’aspetto «naturale» del giardino è dovuto alla familiarità con i paesaggi dell’area romana, ma nello stesso tempo l’inserimento di philliree e teucrium potati a sfera ricorda che ci troviamo ai margini del Palatino, luogo nobilissimo da sempre caratterizzato da straordinarie sperimentazioni vegetali e spaziali: dagli imperatori romani, ai Farnese, alla ricerca archeologico-botanica del Boni, alle sistemazioni “sempreverdi” degli anni trenta, fino a oggi, con le nuove sfide poste dal cambiamento climatico.
Per questo motivo sono state inserite anche specie che appartengono alla tradizione delle sistemazioni archeologiche romane, simbolico omaggio alla Flora Palatina di Giacomo Boni, uno dei protagonisti della ricerca storico-archeologica italiana che qui lavorò dal 1907 al1925, e che pubblicò un famoso saggio sulla vegetazione correlata alle aree archeologiche e monumentali.
Molte specie presenti nel giardino di San Gregorio appartengono infatti alla tradizione delle ville romane. Il corbezzolo, il mirto, il melograno sono presenti in numerose testimonianze, tra cui gli affreschi della villa di Livia, moglie dell'imperatore Augusto (40-20 a.C) .
Ci sono infine un terzo gruppo di specie che sono state inserite per favorire la biodiversità attraverso la presenza di impollinatori, e più in generale di quante più specie animali sia possibile. Api, farfalle, coccinelle, uccelli lavorano infatti come «corrieri» permettendo alle piante di riprodursi.
Si tratta di erbacee perenni che garantiscono fioriture e infruttescenze a rotazione in numerosi mesi all’anno come convolvoli, verbene, lavande, rosmarini, buddleie, ecc.
Con più di 30 specie vegetali differenti il giardino contribuisce al mantenimento della biodiversità urbana, creando un ambiente ecologicamente attivo, resiliente, inserito nel contesto culturale dell’area archeologica romana.


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Credits Progetto GRAB
Committente
Roma Capitale, Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti. Direzione Programmazione e
Attuazione piani della mobilità sostenibile. U.O. Innovazione e Sostenibilità
Monica Zelinotti
Gruppo di lavoro:
Iolanda Fiori, Roberta Desideri, Stefania Mirra, Marco Barillari, Erika Orazietti, Alessandra Pagliarulo
Roma Servizi per la Mobilità S.R.L.
Responsabile del procedimento per la fase di progettazione
Alessandro Fuschiotto
Progettazione e coordinamento tecnico-operativo
Angelamaria Verdi
Gruppo di lavoro
Claudia Bardi, Fabrizio Benvenuti, Dario Bibbo, Pierfrancesco Canali, Alessandro Collalti, Annalisa Contini, Massimiliano De Blasio, Francesca Di Mambro, Alessandro Epifani, Paolo Ferlito, Andrea Gozzi, Francesco Iacorossi, Laura La Bella, Roberto Mattia, Michele Perri, Andrea Persano, Aniello Picardi, Fabio Pierotti, Annamaria Sansò, Emanuele Sem, Andrea Spadazzi, Marcello Tamagnone, Patrizia Travagliati, Giacomo Tuffanelli, Floor Wolfswinkel, Riccardo Vaselli, Valentina Verrocchi, Giuditta Mikhail (Regione Lazio, Progetto Torno Subito), Catalina Valenzuela (Master Sapienza).
Identità visiva grab
Robilant Associati
Progetto tratto di San Gregorio
Supporto tecnico-scientifico per l’inserimento paesistico-ambientale
DiAP-Dipartimento di Architettura e Progetto, Sapienza Università di Roma
Lucina Caravaggi, Cristina Imbroglini, Anna Lei, Diana Ferro
Supporto alla realizzazione del giardino
Lucina Caravaggi, Edoardo Nevi
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Lo stato di attuazione
Nel mese di dicembre 2023, con la DGC n. 425, Roma Capitale ha siglato il Protocollo di Intesa con Regione Lazio ed Astral S.p.A individuando in quest’ultima la stazione appaltante per la realizzazione della ciclovia GRAB. Con l’istituzione del Tavolo di Lavoro Interistituzionale costituito da Astral S.p.A., società in house providing a totale capitale regionale, Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti di Roma Capitale e da Roma Servizi per la Mobilità, sono stati avviati i lavori di coordinamento di tutte le attività tecniche ed amministrative necessarie alla realizzazione dell’intervento.
Il 16 luglio 2024 Astral S.p.A. ha iniziato i lavori su via di San Gregorio al Celio per il primo lotto dell'opera.
Il 12 novembre 2024 è stato aperto anche il cantiere del Lotto 2 su via dell’Almone/via Appia Nuova. L'itinerario attraversa il quadrante est della città, da via Appia Nuova proseguendo in via dell'Arco di Travertino, via dell'Acquedotto Felice, via dei Quintili, Parco Giordano Sangalli sino a via Casilina.
Il 16 aprile 2025 è stato inaugurato il primo tratto del Lotto 1 su via di San Gregorio al Celio, tra Circo Massimo e Colosseo.
Il GRAB è tra gli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza oltre ad essere presente nel programma degli interventi connessi alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa Cattolica per il 2025.
I 6 lotti di progetto del GRAB sono stati aggregati in 3 macrolotti identificati con le lettere A, B e C per la fase realizzativa: Lotto A comprensivo dei Lotti 1 e 6, Lotto B comprensivo dei Lotti 2 e 3, Lotto C comprensivo dei Lotti 4 e 5.
Consulta la mappa (in corso di aggiornamento)
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