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Impostazioni di Android: come migliorare le prestazioni del Chiama Taxi

Il Chiama Taxi è un’applicazione alquanto complessa che lavora in tempo reale e che - in particolare - deve costantemente acquisire la posizione del cellulare e trasmetterla ai server centrali per consentire al sistema di lavorare in maniera efficiente. Ci sono alcune impostazioni dei terminali Android che possono influenzare in maniera significativa il funzionamento dell’app e a cui bisogna quindi prestare molta attenzione.

Disattivare il risparmio energetico

Il risparmio energetico e l’ottimizzazione dell’uso della batteria sono i nemici giurati del Chiama Taxi (e di tutte le app che fanno largo uso del GPS, specialmente se in background).

Un primo insieme di impostazioni da configurare correttamente sono a livello globale e valgono per tutto il telefono. Purtroppo queste impostazioni possono variare da cellulare a cellulare e dipendono anche dalla versione di Android installata.

Il punto di ingresso per le varie impostazioni è sempre l’app Impostazioni presente nei vari telefoni.

All’interno si dovrebbe trovare sempre una sezione dedicata alla Batteria (potrebbe per esempio chiamarsi Assistenza dispositivo e batteria su alcuni terminali).

In genere, all’interno di questa sezione vi è almeno un’opzione relativa alla modalità di risparmio energetico che va disattivata. A volte si possono trovare anche opzioni di ultra risparmio energetico che vanno pure disattivate. In generale tutte le opzioni che compaiono in questa sezione e che sono relative a ottimizzazioni energetiche vanno tutte disattivate.

Esistono poi delle ulteriori opzioni - legate all’esecuzione delle app in background o alle politiche di “sospensione”” delle app in background - che vanno assolutamente disattivate. A queste opzioni si accede in genere sempre dal menu batteria e si dovrebbe trovare un elenco di tutte le app installate. Per l’app Chiama Taxi e per le Google Maps, bisogna consentire sempre l’esecuzione in background.

Prestare molta attenzione al fatto che in caso di disinstallazione e successiva installazione da zero, queste opzioni specifiche potrebbero resettarsi e quindi dovranno nuovamente essere controllate.

Un terminale dedicato

In generale sarebbe opportuno lavorare con un terminale dedicato, su cui giri sostanzialmente solo il Chiama Taxi. Non ci sono incompatibilità dichiarate, tuttavia avere molte applicazioni aperte sullo stesso telefono non crea evidentemente la migliore condizione di lavoro.

Bisogna considerare che Google non ama le app che richiedono la posizione del telefono quando sono in background: questa è una regola imposta per motivi di privacy e sta diventando sempre più stringente. E’ molto importante quindi che l’app Chiama Taxi sia tenuta il più possibile aperta in primo piano, il rischio è che smetta di trasmettere le proprie coordinate GPS e che il sistema “”perda” il tassista. L’app è ovviamente progettata per continuare a trasmettere anche in background, tuttavia il sistema operativo del  telefono (Android) può interferire in vario modo quando l’applicativo si trova in questa modalità.

Un terminale dedicato - con l’app che giri sempre in primo piano - è decisamente la condizione migliore per ottenere il massimo dal Chiama Taxi.

Non sono necessari invece terminali particolarmente costosi, si consiglia un apparecchio con uno schermo sufficientemente grande per favorire la lettura delle varie informazioni - specialmente considerando la condizione di guida in cui ci si trova durante l’utilizzo - e ragionevolmente recente. Ovviamente, trattandosi di una strumentazione di lavoro, si consiglia comunque l’impiego di un modello di piena fascia media.

Volume delle notifiche audio

A partire dalla versione 2.6.33 il meccanismo delle notifiche audio è stato modificato. Ora l’app riproduce un proprio file audio come se il telefono stesse riproducendo una normale canzone o un video. Per questo motivo bisogna stare attenti ad aver bene impostato il “volume multimediale”. Dal menù Impostazioni -> Audio si accede ad una schermata come questa

dove è, appunto, importante verificare il livello del volume “multimedia”. Il volume in questione non è direttamente modificabile con i pulsanti fisici del telefono che invece regolano la suoneria.

Aggiornare costantemente la propria app

Lo sviluppo del Chiama Taxi è un processo continuo, ad ogni versione vengono aggiunte funzionalità e risolti problemi. Ricordarsi di controllare con una certa frequenza se la proprio app sia aggiornata o meno.

Attivare il WI FI

Tutti sappiamo che la posizione del cellulare è fondamentalmente ottenuta attraverso il GPS del telefono. Questo è certamente vero, tuttavia la tecnologia GPS necessita di varie condizioni per poter funzionare al meglio e un taxi che si muove in città, in mezzo a palazzi e con mille interferenze magnetiche, non è lo scenario ottimale. A questo si aggiunga che gli apparati GPS montati sui cellulari non hanno certo una precisione altissima.

Per questo motivo Google utilizza altre informazioni per poter determinare la posizione del telefono, da aggiungere alle coordinate ottenute dal GPS. La principale informazione aggiuntiva è rappresentata dalle reti WI FI “sentite” dal telefono. Nel tempo Google ha mappato sul territorio tutte le reti WI FI e quindi il posizionamento del telefono risulta molto più stabile e preciso se si lavora con il WI FI acceso. Ovviamente poi il telefono lavora con la connettività dati, tuttavia è importante che capti le reti WI FI circostanti.

Mantenere Google Maps sempre aggiornata

Android è un sistema operativo sviluppato da Google e le Google Maps sono per questo motivo fortemente integrate con Android stesso.

Quando un’app come il Chiama Taxi chiede la posizione geografica  ad Android, il sistema a sua volta utilizzerà Google Maps per ottenerla e renderla disponibile.

Mantenere le Google Maps aggiornate può pertanto migliorare di molto la precisione della posizione acquisita dal Chiama Taxi.

Concludendo…

Le prestazioni dell’app Chiama Taxi possono variare considerevolmente a seconda che si ponga la giusta cura a configurare il proprio telefono nella maniera più corretta per lavorare. Purtroppo Android non consente di far fare queste ottimizzazioni direttamente alle app e le modalità di accesso a queste informazioni possono variare da cellulare a cellulare. Ribadiamo comunque che vale sicuramente la pena perdere un po’ di tempo per capire se tutto è configurato a modo: il risultato finale può cambiare davvero molto.

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