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Pubblicato il: 30/01/2024 - Aggiornato il: 30/01/2024
La Redazione
Car Sharing comunale, controlli mirati contro l'occupazione illecita dei parcheggi

Un'auto del car sharing di Roma Capitale

 

Un "dialogo" ad alta tecnologia tra lo stallo e la vettura. È il nuovo sistema adottato da Roma Servizi per la Mobilità sulla flotta del Car Sharing Roma. L'uso di speciali sensori consente di fare un passo in più nell'universo della mobilità condivisa, a beneficio degli utilizzatori e non solo. La tecnologia, nell'insieme, è finalizzata a migliorare la capacità di controllo del sistema car sharing e l'obiettivo è rendere più fluido il servizio. I sensori infatti rilevano l'occupazione degli stalli riconoscendo quando questa avviene da parte di vetture autorizzate rispetto a veicoli non autorizzati che quindi parcheggiano in modo illecito negli spazi destinati alla sola flotta di auto in condivisione.

Un sistema fondamentale per il controllo della sosta, perché affina le potenzialità delle verifiche effettuate dagli ausiliari che possono intervenire a colpo sicuro sugli eventuali veicoli in sosta abusiva negli stalli car sharing. Ma un sistema efficace anche per il monitoraggio, con la possibilità di elaborare dati importanti a livello statistico.

Non solo uno strumento in più per la gestione, dunque, ma anche per il controllo. Il sistema fornisce la possibilità di appurare la situazione negli stalli e mette gli operatori su strada in grado di verificare con un app le potenziali occupazioni abusive. Su ognuno dei 337 stalli esistenti sono stati montati sensori a tripla tecnologia: a luce ambientale, infrarossa e magnetica. I dispositivi, a forma circolare e dotati di una scheda SIM e di Bluetooth, sono installati in un contenitore che viene fissato al centro dello stallo.

Affinché lo stallo e il veicolo attivino il dialogo tecnologico con lo scambio di dati, all'interno delle vetture della flotta car sharing è stato installato un token o trasponder, un dispositivo dotato di connessione Bluetooth in grado di comunicare al momento del parcheggio al sensore di stallo, un codice identificativo univoco. I sensori posizionati nello stallo  comunicano al centro ogni cambiamento di stato (libero/occupato) unitamente, se disponibile, al codice univoco del trasponder permettendo così di identificare il veicolo che ha parcheggiato.

Infatti quando una vettura parcheggia nello stallo in caso di vettura car sharing, trasmette un codice univoco che ne permette il riconoscimento in caso contrario l'auto sarà classificata come "abusiva" e "non autorizzata alla sosta". In questo modo, per gli operatori di RSM sarà possibile sapere in diretta quando lo stallo è libero oppure occupato e in questo secondo caso se lo sia in modo lecito o no.